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“Fermate quel vespasiano!”, riflessioni dell’architetto Papi su Piazzetta delle Erba di Aprilia

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Riceviamo e pubblichiamo riflessioni dell’architetto apriliano Giovanni Papi sulla Piazzetta delle Erba, in Aprilia.

Cartoline Apriliane

 

“Fermate quel vespasiano”

Vespasiano olet.

Proposto un ORINATOIO PUBBLICO al MERCATO DELLE ERBE. Parete lunga 40 metri, alta 4.

ENNESIMO ATTACCO AL CENTRO STORICO: BERSAGLIO infinito DA PARTE DI IDIOTI E nauseanti IDIOZIE “puttanate pontine e atrocità apriliane” Ma non si sa più che dire su questo tipo di proposte fuori di testa

la ri-generazione urbana convertita in ri-crocifissione urbana

Nella piazza antistante il MERCATO DELLE ERBE proposta una

PARETE INQUIETANTE “INQUINANTE” E MINACCIOSA venata da “gigantismo impotente”.

-Spettrale per gli abitanti del sito e per i frequentatori e passanti della piazza.

Materiali e forme desuete, stanche, stanchissime, sfinite. Quinta nulla e insulsa che evoca un orinatoio e macabre torture e impiccagioni di piazza.

-Bucature insulse e vuote di senso. Il muro anche se trapanato e tagliuzzato toglie ossigeno e respiro fisico e mentale allo spazio: RENDENDO PLUMBEO E PESANTE IL LUOGO.

-La piazza dovrebbe accogliere e non respingere il cittadino con lame aeree che SOVRASTANO E tagliano la testa: protesi di circonvoluzioni murarie e mentali insulse.

-La doppia parete, “ribaltata e vomitata” nell’altro lato del perimetro del piazzale: fa il “verso impazzito” a quella originaria degli archi. LA QUINTA quella PROPOSTA blocca e disturba la percezione ambientale riducendola a un “groviglio” catastrofico, con la pretesa assurda e allucinante di “sopravanzare” quella originaria.

-Ma come cavolo si fa ad essere così castrati e incapaci di dialogo con la storia, lo spazio urbano, la sensibilità del segno ambientale…??

Basta mettersi in “ascolto” del segno-disegno originario e… sentirlo… percepirlo… assecondarlo… …

-Si Continua a “ridurre in macerie”, mentali e fisiche, il centro apriliano e si continua a vomitare nefandezze nel tavolo degli orrori già stracolmo.

-Non c’è pace fra gli ulivi e nemmeno nelle piazze apriliane.

Da molto mesi bisognava fermare quella mano e fare incontri e confronti pubblici. Al solito il bene comune diventa un affare privato. Non si capisce come mai questo può ancora accadere e accade?? Nemmeno una discussione, una esposizione preventiva. Niente-

su Il Messaggero nell’imbarazzante articolo che riguarda il progetto l’immagine che lo accompagna la parete-orinatoio (quinta abnorme della proposta) è stata volutamente tagliata, cancellata. L’odore nauseabondo si accompagna all’offesa della percezione. (In allegato l’immagine con la quinta di “acciaio” cancellata)

A quando una immediata e serena riflessione??
Giovanni Papi

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