I poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Latina e del Servizio Centrale Anticrimine di Roma hanno notificato ed eseguito un decreti di confisca nei confronti di Antonino Piattella, responsabile di attività illecite in diversi settori.
I reati
Antonino Piattella, di anni 56, residente ad Aprilia ed attualmente detenuto, come accertato dalle indagini di Polizia, ha la propensione, anzi la specializzazione, nel porre in essere attività delittuose, particolarmente nel settore edilizio, tributario, patrimoniale, economico ed ambientale, con una spiccata capacità di operare per il tramite di prestanome. Infatti è stato condannato per violazione delle norme in materia di controllo dell’attività urbanistica edilizia, tentata estorsione, ricettazione, minacce, truffa aggravata continuata in concorso, occultamento o distruzione di documenti contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. PIATTELLA ed altri soggetti vennero sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, nell’ambito dell’operazione di P.G. denominata “DARK SIDE”, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di traffico di rifiuti e inquinamento ambientale; attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, di gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale, trasferimento fraudolento di valori.
Le indagini
Le investigazioni permisero di svelare l’esistenza di un sodalizio criminale che, durante la sua attività, aveva sversato tonnellate di rifiuti di qualsiasi tipo in una ex cava di pozzolana alle porte della città di Aprilia (LT), nella disponibilità del PIATTELLA senza alcuna autorizzazione al loro trattamento e senza alcun tipo di preventiva “preparazione” del sito volta ad evitare che i rifiuti potessero disperdersi ed entrare in contatto con l’ambiente, arrecando grave danno all’intera collettività.
Il sequestro
Il Tribunale di Roma Sezione Misure Patrimoniali, ribadendo una evidente sproporzione tra i redditi ufficiali del PIATTELLA e dei suoi familiari e le disponibilità concrete emerse dagli accertamenti ha disposto la confisca del complesso immobiliare e rapporti bancari già sequestrati, per un valore stimabile in 1,5 milioni di euro.
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