Si è conclusa nel migliore dei modi l’edizione 2015 del Carnevale Apriliano, con la terza ed ultima sfilata dei carri allegorici, delle scuole e dei gruppi mascherati per le vie della Città, conclusasi con l’esibizione in Piazza Roma.
La festa, annunciata alla vigilia come ridimensionata a causa dell’assenza di grandi carri per l’impossibilità delle botteghe di lavorare visto il trasloco dall’ex Claudia causa lavori, ha invece raccolto adesioni ed entusiasmo da parte dei diversi gruppi mascherati protagonisti e soprattutto il pieno sostegno del pubblico che ha partecipato attivamente durante l’itinerario dei cortei e in Piazza Roma.
Sul palco centrale, in rappresentanza dell’Amministrazione, sono intervenuti l’Assessore al Turismo Vittorio Marchitti e alla Cultura Francesca Barbaliscia. In rappresentanza del Comitato Grandi Eventi del Comune di Aprilia, è intervenuto il Presidente Roberto Tomei.
L’Amministrazione Comunale rinnova il proprio ringraziamento ai laboratori di sartoria, alle botteghe dei carri, agli artigiani e gli artisti del Carnevale, alle scuole e alle associazioni che hanno arricchito con il loro impegno i tre giorni di festa, nonché ai volontari delle associazioni di Protezione Civile e della Croce Rossa, agli agenti di Polizia Locale, ai dipendenti comunali e al personale della Progetto Ambiente e della Multiservizi, che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
In particolare, l’assessore alla Cultura Francesca Barbaliscia ha voluto esprimere i suoi personali ringraziamenti con una lettera aperta.
“Voglio ringraziare tutti coloro si sono impegnati per rendere gioioso e spensierato questo carnevale 2015.
Una tradizione culturale molto sentita ad Aprilia, che non ha perso di tono, ma anzi ha acquistato quanto a partecipazione e senso di appartenenza. Ancora una volta abbiamo avuto dimostrazione di quanto la nostra Città sia capace di aggregare creando una atmosfera magica, specie nei momenti di difficoltà.
Desidero iniziare dai più piccoli, i nostri bambini delle scuole Arcobaleno, Marconi, Vallelata, 1° Istituto Comprensivo, che con allegria, ma senso dell’ordine e disciplina hanno saputo tempestare di energia le vie della città con le loro coreografie; poi le insegnanti ed i dirigenti scolastici, loro punti di riferimento ed i genitori, in questo caso loro compagni di giochi.
Insieme a loro mando un ideale abbraccio all’associazione delle Botteghe del Carnevale Apriliano che ha sposato sin da subito la nostra proposta del tema tratto dal libro “Becco di Rame”, ottimizzando il poco tempo a disposizione sfidando il freddo e i malanni di stagione. Il loro impegno nella realizzazione del carro e delle coreografie è stato premiato dalla presenza nel giorno di giovedì grasso del veterinario dottor Alberto Briganti che, dopo aver salvato la vita all’oca “Ottorino”, ricostruendogli il becco con una protesi in rame, ha deciso di scriverne il libro oggetto oggi di un progetto di lettura nelle nostre scuole.
Ritengo che per tutta la Città sia stato un momento importante perché le capacità di tutti loro sono state riconosciute anche fuori dai confini del Lazio, è infatti intenzione del dottor Briganti di ospitare nella sua clinica veterinaria, in modo permanente, la rappresentazione carnevalesca di Becco di Rame. Per questo mi sento di dire grazie alle scuole ed alla ABCA, per aver creduto nella nostra proposta, ma anche al Sindaco Antonio Terra ed al Collega Vittorio Marchitti, al personale comunale ed al Comitato Grandi Eventi.
Non è stato questo l’unico argomento affrontato dalle scuole. Infatti ispirandosi al rinascimento italiano ha sfilato in abiti e musica dal vivo la scuola Giacomo Matteotti, mentre con tema libero la scuola Menotti Garibaldi, i cui ragazzi hanno cucito da soli abiti a tema allegorico indossati nella mattinata di giovedì.
Il nostro carnevale è una tradizione consolidata e come da venti anni a questa parte anche l’associazione “Lo Scrigno” ha magistralmente cucito e sfilato abiti di alta sartoria con il tema La Boutique Fantasque. Il loro lavoro è un fiore all’occhiello della Città.
Trovo straordinario lo spirito con cui tutte le associazioni culturali e sportive, comitati di quartiere, semplici gruppi di amici, bande, gruppi corali, si siano messe in gioco rendendo il Carnevale una festa della città, a prescindere dal numero dei carri presenti. Questo è il senso della festa più spiritosa dell’anno: divertire e saper divertire, prendersi in giro, sdrammatizzare, ridere. È con questo spirito che tutti insieme ci siamo messi in gioco ed abbiamo scommesso sul carnevale Apriliano. Una scommessa che abbiamo meritatamente ed orgogliosamente vinto”.
Marina Cozzo