Tutto parte da Agostino Ruongo, responsabile dell’associazione Animali e Ambiente di Aprilia che si è appellato al primo cittadino di Aprilia affinchè, con ordinanza, fermi i botti di Capodanno, che mietono ferimenti e terrore tra esseri umani e animali.
Ogni anno si ripete l’appello, che in altre città italiane è stato ascoltato, ma ora quell’appello ha una eco ben più acuta, da essere udita dappertutto, specie sul web. E ora la voce è anche quella di Emanuele Colì, appassionato di animali, che ha creato un manifesto da pubblicare sul web che sta avendo un riscontro grandissimo: 85% di share rispetto a link che vengono messi in giro nell’etere di Aprilia e dintorni.
Così abbiamo voluto intervistare il giovane apriliano per chiedergli: come nasce questa campagna contro i botti di capodanno? “La campagna è nata dal fatto che da parte dell’amministrazione comunale non c’è stata la giusta attenzione nell’affrontare il problema. Va bene sensibilizzare i bambini nell’usare i botti in maniera corretta ma sarebbe più adeguato vietarne l’uso e la vendita. Ogni anno provocano numerosi feriti anche gravi, per non parlare degli animali che scappano con il pericolo di essere investiti o morire di infarto.” Ritiene che sia possibile persuadere persone che festeggiano la fine dell’anno con i giochi più affascinanti e tradizionali che ci siano per l’occasione? “Bisogna sensibilizzare gli apriliani, e non solo, cui suggerisco l’utilizzo di lanterne cinesi, più economiche e innoque”.
Marina Cozzo