Aveva una tecnica di furto ormai collaudata, la “bionda”. Il giorno prima, avvicinava le vittime alla fermata del bus, fuori dalla banca, iniziava ad intrattenere una conversazione tipo: ” l’aiuto a portare la spesa a casa” – “ma lei abita sempre nello stesso palazzo?…vengo a trovarla domani” e una volta ottenuta la loro fiducia si presentava a casa il giorno dopo.
Il modus operandi variava da situazione a situazione: entrava nelle loro case, le salutava e, con la scusa di avere sete o di festeggiare il compleanno, riempiva i bicchieri con una bibita che aveva con se. Unico scopo: narcotizzarle facendole cadere in stato di incoscienza e fare razzia di tutti i loro averi.
Le vittime spesso raccontavano di una “donna bionda” – riscontri, individuazioni fotografiche e descrizioni accurate da parte delle parti lese, prevalentemente persone anziane, hanno permesso agli investigatori di ricostruire la “carriera” della donna e richiedere un’ordinanza di custodia cautelare che, le sono andati a notificare ad Aprilia alle prime luci dell’alba di ieri.
Una volta all’interno, i poliziotti hanno perquisito l’abitazione della donna.
Sequestrati diversi gioielli e un orologio.
Ammanettata R.M.V. di 53 anni, genovese di origini ma, residente da tempo ad Aprilia, con numerosi precedenti di polizia e diversi alias, è stata accompagnata nella sua nuova residenza: il carcere.