Pubblichiamo la segnalazione arrivata in redazione da un nostro lettore che utilizza il servizio di trasporto regionale COTRAL lungo la tratta Roma Anagnina- Aprilia-Nettuno. Nel mese di aprile 2018 è partito l’iniziativa dell’autista-controllore, gradualmente introdotto in tutta la regione.
«Nella tratta da me percorsa (Padiglione – Anzio -Nettuno) – scrive il Signor Marco – l’autista-controllore ci ha messo un anno ad arrivare. Per circa sei mesi (aprile 2019- ottobre 2019) gli autisti hanno effettivamente fatto anche i controllori: hanno fatto salire i viaggiatori solo dalla parte anteriore, chi non aveva un titolo di viaggio non veniva fatto salire a bordo».
Ma tutto sembra già finito. «Da circa un mese l’autista controllore sta scomparendo nella tratta da me percorsa. Stamattina ho preso il mezzo COTRAL a Padiglione (direzione Nettuno), la macchinetta obliteratrice era spenta, l’ho fatto notare all’autista, che poco dopo l’ha accesa; praticamente il mezzo ha viaggiato per circa tre quarti del percorso senza che nessuno abbia timbrato il biglietto e senza che nessuno l’abbia fatto notare all’autista. Al ritorno (tratta Anzio-Padiglione), l’autista non controllava nessuno ed alcuni viaggiatori salivano anche dalla porta posteriore».
Fine dell’autista-controllore allora? «Niente di nuovo», sentenzia il nostro lettore che chiude poi così la sua segnalazione: «In Italia si fanno grandi proclami, tolleranza zero di qua tolleranza zero di là, salvo poco dopo ritornare all’antico. Se le persone si abituano a NON pagare il biglietto del trasporto pubblico, si va a minare la coesione sociale».