La signora Graziella Alfano si è spenta lo scorso lunedì, 30 luglio, lasciando la cittadinanza attonita e stretta tra ricordi e profumi di rose.
Si perchè la signora, classe 1925, aveva una grande passione per i fiori che coltivava con passione e competenza.
Donna di grande tempra ed energia (una vera battagliera!), Graziella era molto dedita alla famiglia, crescendo i suoi 7 figli con amore e attenzione, così come faceva con i fiori.
Li ha tirati su da sola, dalla morte del marito, avvenuta nel 1969, quando l’ultima nata, divenuta una biologa importante, aveva solo due anni.
7 figli, dicevamo, avuti dal marito Biagio con cui convolò a nozze nel 1947: il primogenito Giuseppe nacque l’anno dopo e poco alla volta gli altri sei che le hanno fatto il dono di ben 15 nipoti e 7 pronipoti, poichè aveva insegnato loro l’importanza di un nucleo familiare forte e… anche numeroso!
Con lo chignon corvino, i pendenti ai lobi, il piglio vivace e intelligente era un pilastro del quartiere, con la sua casa all’angolo tra Largo delle Rose con Via dei Garofani.
Così come nel suo giardino di casa, si prendeva cura anche dei roseti che caratterizzavano Largo delle Rose di Aprilia.
Chissà se sia andata ad abitare in quella zona centrale di Aprilia, proprio per il nome delle strade, che hanno segnato la sua figura nella memoria dei più.
Amava anche il canto, da buona campana instillando questa passione anche ai suoi ragazzi, due dei quali membri del coro polifonico apriliano Liberi Cantores.
La Signora delle Rose era un pezzo di Aprilia, un pezzo di noi che conserveremo nei nostri ricordi con affetto e ammirazione.
Marina Cozzo