Avevano pensato a un nascondiglio davvero ingegnoso, i due uomini colti sul fatto questa mattina ad Aprilia dagli agenti della Polizia di Stato.
Gli agenti, impegnati in una serrata attività di contrasto allo spaccio di droga nel territorio di Aprilia, nella mattinata di oggi, di arrestare in flagranza di reato due persone per detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare personale della Squadra Mobile di Roma e Latina, a seguito di appositi servizi di osservazione e pedinamento, che si sono protratti per diversi giorni, avevano notato dei movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione di un soggetto detenuto in regime di semilibertà, assiduamente frequentata da pregiudicati gravati da precedenti specifici in materia di violazione sulla normativa delle sostanze stupefacenti.
Proprio questa mattina è scattato così il blitz quando sono stati visti giungere, di nuovo, gli stessi individui notati nei giorni precedenti.
Infatti, la perquisizione, estesa anche all’autovettura, permetteva di rinvenire, abilmente occultata all’interno del vano airbag del lato passeggero, circa 300 grammi di cocaina che veniva posta sotto sequestro.
I due sono stati condotti presso gli Uffici della Questura di Latina e identificati per GJONI Elidon, nato il 5.6.1975 e CHECCHI Antonio, nato il 16.8.1956 a Subiaco (RI), quest’ultimo detenuto semilibero. Entrambi pluripregiudicati, sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine delle formalità di rito gli stessi sono stati associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione della competente Autorità giudiziaria.
E’ al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le attività d’indagine, la posizione degli arrestati, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, il canale di approvvigionamento e la successiva destinazione.
Nello specifico, le prime risultanze investigative hanno fatto emergere che il quantitativo di droga, se “molto tagliata”, avrebbe fruttato sul mercato tra i 60.000 e i 70.000 euro ed era destinata ad approvvigionare le piazze di spaccio di Latina e del litorale romano, in quei luoghi solitamente frequentati dai giovani durante il fine settimana.