Uomini: trachea, polmoni e vescica. Donne: tiroide, stomaco
Si è tenuto ieri pomeriggio presso l’Aula Consiliare del Comune di Aprilia il convegno sullo studio epidemiologico promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio. Alla conferenza ha preso parte il Direttore Generale dell’Asl di Latina, dottor Michele Caporossi. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra e l’Assessore con deleghe alla Sanità Eva Torselli. Sono seguite quindi le relazioni di natura tecnica del dottor Fabio Pannozzo (“La pianificazione dello studio epidemiologico. Dati preliminari sull’incidenza dei tumori nel Comune di Aprilia”), della dottoressa Carla Ancona di DEP Lazio (“Lo studio di coorte di popolazione nell’area di Aprilia”, dei dottori Susanna Busco e Antonio Carraturo dell’UOC Epidemiologia (“Popolazione e stato di salute, le altre patologie oggetto di indagine”), del dottor Roberto Lupelli (“I rischi ambientali e occupazionali, la mappatura del territorio”), della dottoressa Silvia Iacovacci (“Lo studio PASSI sui rischi comportamentali”), dei dottori Aldo Pastore e Paola Fioravanti (“Il disagio psichico e le fragilità, ipotesi in studio”), dei dottori Marilena Rocchi e Angelo Fracassi (“Il sottoprogetto Arsenico”). All’incontro ha preso parte anche il dottor Francesco Forastiere, Direttore dell’UOC Epidemiologia Eziologica ed Occupazione del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale. SINTESI DELLO STUDIO AD OTTOBRE 2015 Quando si studia come l’ambiente possa influire negativamente sulla salute umana, di solito è molto difficile identificare chiare relazioni di causa-effetto, perché deve essere sempre tenuto in considerazione che la maggior parte delle malattie croniche ha una eziologia multipla. La genetica, la dieta, lo stile di vita, l’occupazione e lo status socio-economico possono giocare un ruolo importante sia a livello di esposizione che nello sviluppo della malattia. È noto che nel territorio di Aprilia hanno insistito e ancora sono presenti industrie chimiche, farmaceutiche, meccaniche, quelle di trattamento rifiuti e viene praticata una agricoltura intensiva con largo uso di pesticidi. Circa un terzo del territorio non è ancora fornito da acquedotto comunale e nei pozzi privati sono stati rilevati in passato livelli di arsenico superiori al consentito. COSA SAPPIAMO AD OGGI Valutazione Epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente nel Comune di Aprilia L’analisi dello stato dei residenti nel Comune di Aprilia nel periodo 2001-2011 (effettuata utilizzando i dati del Registro Regionale di Mortalità, del Sistema Informativo Ospedaliero e del Registro Tumori della provincia) ha evidenziato che la popolazione residente nel Comune di Aprilia presenta un quadro 2 di mortalità in eccesso rispetto a quello della regione sia per i maschi (SMR1=1.04) che per le femmine (SMR=1.08). Per gli uomini si osserva una mortalità maggiore all’atteso per tutti i tumori (SMR=1.12), soprattutto per i tumori di trachea, bronchi e polmoni (SMR=1.21) e tumori della vescica (SMR=1.48), mentre tra le donne la mortalità per sede tumorale non evidenzia situazioni differenti dalla media regionale tranne che per il tumore dello stomaco (SMR=1.39). I dati di incidenza mostrano un eccesso, rispetto al dato provinciale, negli uomini per il polmone (SIR2 :1.18) e per il tumore dello stomaco (SIR=1.30). Per le donne l’incidenza del tumore della tiroide nel periodo considerato (2000-2011) è superiore sia rispetto alla provincia che al resto delle aree nazionali coperte da Registri Tumori. Complessivamente, l’analisi dei ricoveri ha mostrato un tasso di ospedalizzazione sovrapponibile a quello del Lazio per gli uomini e più alto dell’atteso per le donne. Per quanto riguarda le malattie cerebro-vascolari in entrambi i sessi si è osservata una mortalità superiore all’atteso. I dati che emergono dalla valutazione delle patologie croniche (diabete e BPCO) sono legati alla modificazione della struttura della popolazione di Aprilia, che negli anni ha visto aumentare la quota di persone con oltre 65 anni; infatti queste patologie aumentano in proporzione con l’aumentare dell’età. I dati, riferiti al 2012 forniti dalla Regione Lazio ed in corso di aggiornamento evidenziano come il 22% delle donne ed il 27% degli uomini sopra i 65 anni siano affetti da diabete, mentre il 22% degli uomini ed il 18% delle donne sopra i 65 anni sia affetto da bronco pneumopatia cronica. Poiché le complicanze di queste patologie sono fortemente invalidanti, sarà importante la valutazione dell’assistenza di questi pazienti attraverso alcuni indicatori di monitoraggio dei percorsi assistenziali. Fattori comportamentali e stili di vita Dai dati della Sorveglianza di popolazione PASSI emerge che, nel periodo 2008-2014, i fumatori tra la popolazione adulta (18-69 anni) della Città di Aprilia sono il 32%, coloro che consumano alcol a rischio3 sono l’11%, mentre il 44% della popolazione è sovrappeso/obesa e i sedentari sono il 32%. Inoltre, il 38% riferisce di aver avuto una diagnosi di ipercolesterolemia e il 23% è iperteso; fattori che determinano un aumento del rischio cardiovascolare. COSA VORREMMO APPROFONDIRE. PROSSIMI OBIETTIVI L’ipotesi alla base dello studio che andiamo ad intraprendere è che gli eccessi di mortalità e di incidenza per alcune patologie rilevate a livello di intero territorio comunale rispetto al resto della provincia di Latina e della Regione Lazio, possano presentare una diseguale distribuzione sia nelle sottoaree comunali già ipotizzate (centro, periferie, borghi), che rispetto agli indici di deprivazione sociale misurati dall’Istat (censimento 2001 e 2011). Lo studio sarà condotto in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, applicando l’approccio di coorte residenziale che consente la valutazione degli 1 SMR: Rapporto Standardizzato di Mortalità 2 SIR: Rapporto Standardizzato di Incidenza 3 Consumo abituale elevato e/o bevitore fuori pasto e/o bevitore binge 3 effetti a lungo termine dell’esposizione ambientale e la stima del tempo esatto in cui ogni soggetto è stato a rischio di sviluppare l’evento in studio (tempo-persona). Come indicato nel Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018, al punto 2.8, è solo tramite l’incrocio tra dati ambientali (territoriali e urbanistici), epidemiologici, demografici, culturali e sociali, che si possono tracciare, per una data popolazione, una serie di scenari possibili. Al fine di descrivere lo stato di salute di una popolazione abbastanza vasta, come nel caso di Aprilia, si è correttamente partiti definendo una serie di matrici e di variabili da indagare, quali gli aspetti demografici, l’assetto del territorio, i disagi psichici e sociali e soprattutto coinvolgendo fin dalla fare progettuale tutti gli attori che intervengono nella domanda e nella offerta di salute e dei servizi ad essa legati. In particolare riguardo agli stili di vita è prevista una indagine con sovra-campionamento fino a 700 persone residenti ad Aprilia. Da un campione di circa 80 residenti da almeno sei mesi si valuterà l’assunzione di arsenico dagli alimenti, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. La conferenza di oggi è una chiamata a sviluppare le sinergie necessarie da parte delle Istituzioni, dei cittadini, di professionisti e leader di opinione, per conoscere insieme il territorio, i suoi limiti e le sue potenzialità, al fine di cambiare in meglio l’ambiente, lo stile di vita e quindi lo stato di salute dei cittadini di Aprilia. “Siamo soddisfatti – ha commentato il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – di aver avviato questo importante lavoro che allo stato è a buon punto, tenuto conto che tutti i soggetti coinvolti stanno collaborando al fine di convogliare i dati necessari per la buona riuscita del progetto, che oggi attende i dati della Provincia e dell’Arpa Lazio”.