Maxi sequestro da 900.000€ ad Aprilia. Questa mattina i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo nei confronti di una società e dei legali rappresentanti avvicendatisi nel tempo. Si tratta di una società operante nel “recupero per il riciclaggio dei rifiuti solidi e biomasse”.
Le indagini
Le indagini sono state condotte dai Finanzieri della Tenenza di Aprilia e coordinate dal Dott. Giuseppe Miliano, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Latina. A carico degli indagati, è stato ipotizzato un ingente ed illecito risparmio d’imposta. Questo sarebbe stato conseguito attraverso l’utilizzo di un contratto di appalto di servizi creato ad hoc. Su questo contratto, stipulato con una cooperativa pontina priva dei necessari requisiti per operare, veniva traslato non solo il rischio d’impresa correlato alla gestione dei lavoratori ma anche parte del proprio carico fiscale.
In particolare, le attività investigative hanno consentito di ipotizzare un indebito vantaggio economico e fiscale da parte della società grazie all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’ammontare complessivo è di quasi 5 milioni di euro, procurando un’evasione d’imposta pari a circa 900 mila euro. Tutto ciò con conseguente concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori economici rispettosi delle regole.
Le denunce e il maxi sequestro
5 persone denunciate
Al termine dell’attività investigativa, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria 5 persone. Si tratta dei rappresentanti legali pro tempore della società e della cooperativa. La denuncia a loro carico è per i reati di “emissione di fatture false” e di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”.
Confisca da 900 mila euro
Le risultanze investigative, partecipate al GIP del Tribunale di Latina, dott.ssa Giorgia Castriota, hanno condotto all’emissione di un decreto di sequestro finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, per un valore pari a circa 900 mila euro, nei confronti dei soggetti indagati.
Le operazioni di sequestro hanno riguardato:
- conti correnti bancari,
- disponibilità finanziarie e commerciali,
- beni immobili e mobili (tra cui un’imbarcazione),
- cospicue somme di denaro contante.
Contestualmente sono state eseguite anche una serie di perquisizioni locali disposte dalla Procura della Repubblica di Latina e finalizzate ad individuare ulteriori beni di valore nella disponibilità degli indagati.
I risultati raggiunti, tesi a contrastare anche sotto l’aspetto finanziario la formazione di capitali illeciti, testimoniano il costante impegno e la particolare attenzione che l’Autorità Giudiziaria pontina e la Guardia di Finanza di Latina riservano alla tutela dell’economia legale e delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.