Il blitz della Guardia di Finanza negli uffici del Comune di Aprilia portavano il marchio di una bella e buona denuncia su fatture sospette della Multiservizi di Aprilia.
Così stamattina i funzionari della Commissione Trasparenza si sono trovati a discutere di nuovo di bilanci della azienda, analizzandone le difficili sorti economiche. E sembra che tutto il problema consista nella moltitudine di dipendenti, che oltretutto negli ultimi anni è anche aumentata.
Da 250, di cui 170 in part-time. Oggi, in Aula Consigliare sono stati interrogati i vertici della ASAM, la società municipalizzata che gestisce la Multiservizi, Lanfranco Principi, presidente e Fabio Biolcati Rinaldi, dirigente, i quali hanno affermato: “Il canone annuo girato dal Comune di Aprilia è di 6 milioni e 600 mila euro – hanno spiegato i dirigenti della Multiservizi – di questi ben 6 milioni e 400 mila euro sono utilizzati per coprire il costo del personale”.
L’esposto partiva dal consigliere comunale Carmen Porcelli, sempre in prima linea, laddove può, basandosi su una ipotesi di reati piuttosto pesanti, tra i quali: danno erariale, falso in bilancio, tentata truffa nei confronti del comune di Aprilia e violazione continuata della legge sulla trasparenza degli atti amministrativa.
Marina Cozzo
