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Aprilia, aggrediscono e tentano di soffocare un disabile: fermati due uomini

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Un’aggressione in piena regola quella subita da un 41enne disabile di Aprilia, che ha rischiato di morire per mani di due uomini. L’uomo si trovava in casa quando i due aggressori lo hanno prima minacciato, per poi mettergli le mani addosso cercando di ucciderlo. Il 41enne diversamente abile è sopravvissuto per fortuna all’accaduto e ora i carabinieri di Aprilia stanno indagando sui moventi dell’aggressione.

Aggredito disabile in casa: sopravvissuto a un tentato soffocamento

I fatti risalgono a giugno, ma al momento gli inquirenti stanno ancora indagando sulle dinamiche dell’aggressione. Stando a quanto raccolto, il 41enne è stato sopraffatto all’interno della sua residenza da due uomini che dapprima lo hanno minacciato, per poi tentare di soffocarlo. I due ora si trovano agli arresti domiciliari, una misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina e subentrata solo pochi giorni fa.

Aggressori agli arresti domiciliari

I carabinieri del reparto territoriale di Aprilia hanno perciò eseguito la misura cautelare nei confronti dei due aggressori del 41enne disabile. I due sono accusati infatti di lesioni, minacce e danneggiamento ai danni dell’uomo. Anche se al momento i due aggressori sono sorvegliati, tuttavia rimane lo sconcerto degli abitanti di Aprilia per il grave fatto ai danni di un concittadino, soprattutto in evidente stato di fragilità.

Pestaggi e violenze ai disabili: 17enne aggredito a Garbatella

Prosegue la scia di violenze e accanimento contro i soggetti più deboli. La notizia di Aprilia segue ai tanti fatti di cronaca che vedono tra le vittime disabili e persone fragili. Un pestaggio brutale e selvaggio è quello che ha visto coinvolto per esempio un giovane disabile di 17 anni, preso di mira da ungruppetto di ragazzini che non ha esitato a tessergli un tranello per poi  passare alle maniere forti. Un’escalation di violenza, forse scatenata da alcuni like di troppo su Instagram, che è poi stata ripresa anche con il telefonino in un altrettanto brutale video dalla durata di un minuto. 

A seguito dei fatti la Procura dei minori ha chiesto per i sei giovani coinvolti nel pestaggio il rinvio a giudizio. Il reato contestato loro è quello di lesioni con imputazione aggravata da tre circostanze: motivi futili e abietti, la condizione di inferiorità della vittima dovuta al suo stato di salute, l’aver agito in più persone riunite. Ora, i ragazzi – qualora il giudice ne riconoscesse la condanna – rischiano dalla messa alla prova  alla sentenza di condanna. L’ultima udienza davanti al Gup si terrà il prossimo 9 novembre. 

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