Somme per il servizio idrico versate dai cittadini nelle casse comunali: Acqualatina non ha diritto di ottenerle direttamente dal Comune
Il Comune di Aprilia non ha trattenuto indebitamente e perciò non è tenuto a versare nelle casse di Acqualatina quanto i cittadini hanno pagato per il servizio idrico direttamente all’ente pubblico.
Lo ha stabilito il Tribunale di Latina. Oggi è stata pubblicata la sentenza n. 142/2016 della Seconda Sezione Civile, estensore la dottoressa Mancini, relativa agli acconti per servizio idrico versati da tanti cittadini al Comune perché non ritengono legittimo il subentro nella gestione da parte di Acqualatina.
Si tratta di un’importante decisione, totalmente a favore del Comune perché il Giudice con estrema chiarezza dirada ogni dubbio sulla correttezza del comportamento tenuto in questi anni dall’ente municipale.
La società sosteneva che il Comune di Aprilia avesse da sempre interferito nei rapporti tra i cittadini-utenti e il gestore, in maniera tale da indurli in errore sull’effettivo destinatario dei pagamenti della tariffa, cosicché, avendo trattenuto indebitamente per sé le somme versate, venisse condannato alla restituzione diretta nelle mani del gestore. Ciò in quanto il Comune si è opposto da sempre alle delibere dell’Autorità d’Ambito riguardanti la legittimazione di Acqualatina a gestire il servizio idrico nel territorio provinciale.
Il Sindaco di Aprilia Antonio Terra si è detto soddisfatto per questa sentenza che spera faccia finalmente giustizia.
“La decisione – ha commentato il primo cittadino – smentisce tale fantasioso e confuso assunto e afferma la libertà di autodeterminazione dei cittadini che hanno deciso di effettuare i versamenti al loro Comune, unico ente che riconoscono come espressione delle loro libertà civiche, opponendosi, peraltro, a qualsiasi iniziativa dell’ente volta a restituire spontaneamente ad Acqualatina e senza una loro espressa autorizzazione i soldi versati sull’apposito conto. La pronuncia che viene definita innovativa e senza alcun precedente giurisprudenziale dal giudice estensore, nel contempo mette in luce, al di là di ogni residuo dubbio, anche l’atteggiamento onesto e irreprensibile dell’Amministrazione Civica che non ha mai negato, a dispetto di quanto purtroppo sostenuto da tempo da una campagna diffamatoria portata avanti da politici distratti e poco informati, la restituzione di tali somme ai legittimi detentori, tant’è che da sempre tale operazione di restituzionesta avvenendo ove i cittadini ne facciano richiesta”.