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Alla V edizione L’Arco di Aprilia premia: Mario Cavicchioli. Ma anche AGPHA Onlus, Marilena Ferraro e Nicola Tariello

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Ieri si è celebrata la V edizione del premio cittadino L’Arco di Aprilia, organizzata dall’associazione culturale omonima presso il teatro Il Pidocchietto.
La comunità apriliana, richiamata dai nomi illustri, ha gremito la sala con entusiasmo e commozione. Si perchè anche quest’anno la giuria, composta da Marina Cozzo, Roberto Diana, Salvatore Sferlazzo, Francesco Tinto e Maddalena Tinto, ha selezionato nomi che danno lustro ad Aprilia, ma anche valore emotivo.

Alla premiazione erano presenti in rappresentanza dell’amministrazione comunale gli assessori Gianfranco Caracciolo e Elvis Martino.

L’evento, che è stato presentato dal grande Johnny Passa e da Marina Cozzo ha visto sfilare un abito di fiori realizzato da Savina Tatti e indossato dalla modella Tosca Maglione, che sul palcoscenico ha portato grazia e colore, prestandosi anche nella consegna dei premi realizzati da Vanessa Gemignani.

Il copione di quello che poi diventa anche uno spettacolo ha previsto gli interventi artistici della bravissima cabarettista Michela Giraud, dei musicisti Rita Nuti e Nicola Tariello, delle voci di Maria Pia Fenzi e Massimiliano Sorrentino.

 

  • Così il premio storico è stato assegnato ad un commosso Mario Cavicchioli,  un pilastro di Aprilia.

La famiglia è stata Co-fondatrice della Cassa Rurale e Artigiana di Aprilia, nel 1954.

Alla morte del padre, il giovane Mario prendeva in mano la conduzione dell’uffico: le più importanti intermediazioni immobiliari del territorio sono passate attraverso l’agenzia Cavicchioli.

Mario, sempre presente nello sviluppo di Aprilia è stato prima Consigliere dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Aprilia, poi Vicepresidente Vicario di che quella che successivamente fu chiamata Banca Popolare di Aprilia.

Nel 1971 aveva costituito insieme a Nestore Portioli e Dino Lancioni l’Associazione Calcio Aprilia, anche per il suo talento e la sua passione per quello sport.

Del suo bene portato, v’è traccia in ogni angolo e persona della nostra città.

Infatti, è stato generoso e lungimirante nella donazione di diversi immobili volti a concretizzarsi in importanti realtà sociali e culturali, che ancora oggi vivono.

  • menzione speciale a Carlo Pietropaoli

Gli occhi magnanimi catturati da pennellate di cielo osservavano con attenzione la sua gente di Aprilia, i suoi pazienti, mentre sedeva alla scrivania del suo studio in Piazza della Repubblica.

Quarant’anni di vita vissuti tra impegno, studio, tra gli affetti della famiglia e quelli della gente che incontrava; quarant’anni intensi, belli,  pieni, anche con sacrifici, che Carlo non vedeva mai come tali.

Con la famiglia si trasferì a vivere a Roma, ma il dottore mantenne il suo studio ad Aprilia, dalla quale non aveva intenzione di staccarsi, per legami fortissimi stretti con tanti personaggi: Salvatore Puleo il calzolaio, Tommaso Calvino, Cesare Bencivegni l’imprenditore, Giovanni Cozzo l’avvocato, i colleghi Di Scenna e Bianco, Pennini, e tante altre persone, perchè seppur fosse timido ed introverso era un vulcano di uomo.

Tale fu la traccia lasciata della sua esistenza, che un gruppo di suoi amici nel 1980 fece realizzare dallo scultore apriliano Sergio Iezzi un busto da apporre all’ingresso del cimitero di Aprilia.

Poi le mani di furfanti imperdonabili strapparono quel ricordo cittadino.

Lo scorso 8 giugno, presso il Cimitero di Aprilia, si è tenuta la cerimonia di scopertura del nuovo busto in marmo sintetico (resina), realizzato nuovamente per il medico.

Perchè il dottore era di quegli uomini affascinanti e nobili e professionali, ma, sopratutto, era “uno di noi!”

  • premio per il sociale alla Onlus AGPHA

La motivazione più bella e importante la dà Armando Tallarico, ex presidente e padre costituente dell’associazione AGPHA:

La vita è preziosa sempre, e la sofferenza fa parte della vita e non sarà mai possibile cancellarla totalmente, ma si potrà accompagnarla, affinché sia meno insostenibile. Solo così potremmo continuare a chiamarci esseri umani. Oggi, mentre scrivo queste mie riflessioni, ho 70 anni, il mio sogno nel cassetto è chiudere gli occhi un quarto d’ora dopo mio figlio.

Per questi motivi, per mio figlio e per gli altri ragazzi/e diversamente abili che nella mia Città “APRILIA” come genitori, abbiamo costituito nel 1987 una Associazione: A.G.P.H.A. Associazione Genitori Portatori di Handicap di Aprilia.che con il tempo è diventata ONLUS. L’ Associazione nasce appunto con lo scopo di difendere i diritti dei diversamente abili e delle loro famiglie, e tra pochi giorni compirà 32  anni di presenza sul territorio Apriliano.

  • premio per l’informazione e l’insegnamento a Marilena Ferraro

Cavaliere del Giornalismo Scolastico la Ferraro, è la seconda tessera femminile apriliana del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio e il primo direttore donna di testata giornalistica cittadina.

Ma l’importanza vera è nel lavoro che svolge a scuola da docente, presso l’Istituto Gramsci di Aprilia: iniziative importanti contro il cyberbullismo e la formazione di giovanissimi già proiettati in un futuro concreto, attraverso l’uso della tecnologia e del web con progetti che conclamano la sua abilità e passione per i giovani, l’insegnamento e, perché no, verso il giornalismo.

  • premio per l’arte al trombettista Nicola Tariello

Riccioli neri, barba folta, piglio concentrato attorno all’ottone della sua tromba che emette come un vulcano lava incandescente di tenacia e passione.

Tutto questo è Nicola Tariello musicista di Aprilia, talento che sta portando la sua musica in giro per il mondo, rendendo un grande onore alla città che gli ha dato i natali.

Da Mosca a Bangkok, da Tokyo a New York, l’artista è così descritto dal suo primo maestro di musica: Rita Nuti:

Nicola quando suona si diverte!

Ha approfondito la tecnica, con tantissimo studio e impegno, ma la cosa che lo distingue è proprio nell’aver trovato sfogo all’estro e alla smania attraverso la tromba e lo si vede nel suo sguardo, lo stesso di quando bambino veniva a lezione a casa mia.”

Le fotografie sono di Stefano Iuculano.

 

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