<<Allarma più della diffusione del virus, la politica decisionista della giunta Zingaretti che, senza confrontarsi con l’opposizione, con i Sindaci dei territori, con le dirigenze degli ospedali, a colpi di diktat sta ridisegnando la mappa della Sanità regionale, in base ad occulte logiche di potere. Come dimostra la contraddittoria operazione con cui si chiudono i reparti di Ostetricia e Pediatria degli ospedali di Velletri e Anzio-Nettuno, nosocomi non inseriti nella rete di cura Covid19, e si fanno confluire donne incinta e neonati all’ospedale dei Castelli, che invece è spoke Covid19. Non ha ragione di essere la dismissione di questi “Punto Nascita”, fondamentali per un bacino d’utenza ulteriormente ampliato con l’accorpamento di entrambi all’ospedale dei Castelli. Infatti sia al ”Colombo” di Velletri che all’ospedale di Anzio, sono stati predisposti percorsi per assistenza ostetrico-neonatologica protetti, per escludere il contatto tra eventuali gestanti Covid positive e i relativi neonati con il resto dell’ospedale. Su tutta questa operazione poco trasparente, chiederò all’assessore D’Amato e al direttore della Asl Rm6, di riferire per l’ennesima volta in Commissione Sanità. Ringrazio i consiglieri di Fdi, per l’appoggio a questa mia battaglia a sostegno della direzione degli ospedali di Velletri e di Anzio-Nettuno.>>
Così in un comunicato Giancarlo Righini, consigliere di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.