Si è aperta ufficialmente ieri la campagna elettorale che proietta Fratelli d’Italia alle prossime elezioni Regionali del Lazio. Tra i candidati che hanno annunciato la propria candidatura come Consigliere c’è anche Laura Nolfi nome noto sul litorale romano visti i suoi trascorsi ad Anzio, dove ha ricoperto alcuni incarichi politici, tra cui il ruolo di Assessore. Il Comune, com’è noto, è stato sciolto per mafia e il nome dell’esponente, benché, lo precisiamo, non compaia in alcun modo nelle indagini, è citato tuttavia nella relazione di Matteo Piantedosi, il Prefetto oggi alla guida del Ministero dell’Interno, che ha decretato lo scioglimento dei due Comuni.
Le polemiche sulla candidatura di Laura Nolfi alle Regionali del Lazio 2023
Di questo si discute in queste ore e il caso ha acceso le polemiche, quantomeno sull’opportunità politica fatta da Fratelli D’Italia. Evidentemente però, scelta chiaramente legittima, il partito ha deciso di avallare la sua candidatura che ieri ha ricevuto il via libera ufficiale: “Aprire la mia campagna elettorale a Roma, davanti a oltre 1.500 Persone, con gli interventi del Ministro, Francesco Lollobrigida, che ringrazio per le belle parole dei giorni scorsi, del Consigliere Regionale, Massimiliano Maselli, mio inseparabile compagno di viaggio e dell’Onorevole, Chiara Colosimo, con la quale ci siamo strette in un autentico abbraccio, è per me una grandissima soddisfazione personale e politica“, ha detto la Nolfi. L’ex Assessore al Comune di Anzio ha poi aggiunto: “Allo stesso tempo sentire queste belle parole sulla mia persona, pronunciate in un evento così importante, prima che dal Parlamentare di Fratelli d’Italia, Luciano Ciocchetti, dal grande Uomo Luciano Ciocchetti, mi ripaga di tante amarezze, colpi bassi, depistaggi, azioni poco edificanti sulla mia persona e mi carica per andare a vincere, con la nostra Squadra e con tutti Voi, le prossime regionali del 12 e 13 febbraio”.
Mafia ad Anzio, perché viene tirata in ballo Laura Nolfi
La delibera del 2017
In particolare viene citata una delibera di Giunta con la quale si autorizzavano temporaneamente i titolari dei chioschi per la vendita di giornali (quelli situati a ridosso del demanio, ndr) anche alla somministrazione di prodotti alimentari. Tra queste concessioni ci sarebbe finita anche una “acquisita in subingresso da uno stretto parente di un Assessore Comunale (ovvero la madre di Laura Nolfi) nell’aprile del 2018 per poi essere trasformata nel maggio del 2019 in esercizio di somministrazione di cibi e bevande”. Il cerchio si sarebbe chiuso dopo un ulteriore anno quando la “stessa licenza sarebbe stata venduta – chiaramente con un profitto maggiore in virtù delle modifiche avallate nel tempo – ad una società il cui socio di maggioranza è risultato essere in rapporti con un soggetto noto degli ambienti criminali locali”, ha scritto il Ministro. “A sua volta la concessione è stata data in gestione ad un altro operatore in legami stretti con un partecipe di primo piano dell’associazione di matrice ‘ndranghetista operante ad Anzio”.
“Dalla parte della legalità”
L’intera vicenda però non ha scalfito l’esponente di FDI. “Io sono Laura, sempre dalla parte della Legalità, sempre dalla Vostra parte!“, ha ribadito a gran voce ieri.