A Lavinio è iniziata la “guerra” contro la pubblicità molesta. A renderlo noto il portavoce del Comitato per Lavinio Sergio Franchi.
“La distribuzione incontrollata degli opuscoli pubblicitari è uno degli elementi che contribuiscono in modo significativo all’ accumulo dei rifiuti nelle strade – fa sapere – Circa il 70% della pubblicità consegnata porta a porta non raggiunge gli abitanti delle abitazioni in cui viene distribuita in quanto esse sono disabitate ovvero coloro che le abitano non sono interessati al messaggio pubblicitario. Circa il 55 % della pubblicità consegnata (il 75% di quella distribuita in abitazioni a ville e villette) finisce sul suolo pubblico in prossimità delle abitazioni in cui essa è distribuita, andando ad incrementare il degrado che la pessima gestione della raccolta dei rifiuti ha causato e causa nel territorio comunale. Abbiamo chiesto al Sindaco di emettere un Ordinanza per regolamentare la distribuzione selvaggia della pubblicità porta a porta, con la proibizione di forzare l’inserimento degli opuscoli nelle cassette in cui è evidente che la pubblicità non viene ritirata, oppure in quelle cassette su cui è scritto NO-PUBBLICITÀ”.
Franchi si rivolge poi direttamente agli abitanti della zona.
“Si invitano i cittadini che non abitano le proprie case, ovvero che non sono interessati a ricevere la pubblicità, ad apporre sulla propria cassetta delle lettere la scritta “NO-PUBBLICITÀ”. In attesa che la situazione migliori si pregano i cittadini a raccogliere gli opuscoli che sono fuoriusciti dalla propria cassetta e di smaltirli attraverso il proprio mastello della carta. Si ricorda che è dimostrato che la delinquenza locale viene avvisata dell’assenza di persone in un’abitazione attraverso la pubblicità non ritirata nella cassetta delle lettere. NON incoraggiamo i ladri e, quando non abitiamo una casa, scriviamo NO- PUBBLICITÀ sulla cassetta delle lettere. Facciamo qualcosa per tenere pulito il luogo in cui viviamo”.
Lavinio, gli abitanti dichiarano guerra alla pubblicità molesta
Pubblicato il
di