In questi giorni infuocati sulla Pontina, tra un rogo ed un altro, non si è fermato nemmeno per un minuto il lavoro investigativo affidato al Corpo Forestale dello Stato per cercare di far luce sull’origine – troppo sospetta – del numero incalcolabile di focolai scoppiati lungo la strada. Inizialmente in molti avevano pensato ad interessi legati alla costruzione dell’autostrada Roma-Latina, ma poi è emersa un’altra ipotesi, molto più accreditata stando a quanto affermano gli inquirenti.
E ora una delle piste che si stanno maggiormente seguendo, emersa proprio dalla relazione consegnata dalla Guardia forestale al pubblico ministero della Procura di Roma Lucia Lotti, è quella che porta al campo rom di Castel Romano. Infatti, ogni qualvolta che gli incendi venivano spenti, puntualmente ne scoppiavano altri, anche quando erano davvero impensabili, come nel periodo in cui la Pontina è rimasta chiusa al transito in entrambi i sensi di marcia ed era oggetto delle operazioni di bonifica da parte di vigili del fuoco e personale Astral, con la supervisione delle forze dell’ordine.
Una cosa inquietante, perché se davvero la pista campo nomadi fosse quella corretta, si potrebbe trattare di segnali precisi lanciati a qualcuno, o più di qualcuno, che vive lì, riferiti a interessi di varia natura, che potrebbero essere criminali o economici, oppure entrambi.
