Un’altra polemica sta dilagando in queste ore su Federico Lauri, o meglio su quello che il “personaggio” che in questi anni di lavoro il trentenne di Anzio è riuscito a costruire: “Federico Fashion Style”: un hair stylist di successo che, per ragioni incomprese, suscita un rapporto più di invidia che di amore da una parte dei suoi concittadini, sempre pronti a puntare il dito su presunti errori o episodi da mettere in evidenza. Come ieri, quando il suo salone è stato portato sui giornali per un presunto caso in cui addirittura è intervenuta la polizia, chiamata perché il conto era troppo salato e la cliente non aveva i soldi. “Nulla di tutto ciò è vero – sostiene Federico ai nostri microfoni – l’unica cosa vera è che c’era stato un fraintendimento con una cliente, che peraltro conosceva bene i nostri prezzi, che sono comunque detti in partenza. Non facciamo sorprese a nessuno. Comunque con la signora è stato chiarito tutto in modo tranquillo e sereno, non capisco perché dare clamore a una notizia infondata, ingigantendola e infangando così la mia reputazione, visto che in questo modo sembra che io voglia approfittarmi delle clienti quando invece non è vero. Per questa cosa mi sono rivolto al mio legale, perché non voglio far passare un messaggio sbagliato a chi mi conosce e soprattutto a chi non mi conosce: chiedo che venga semplicemente detta la verità. Si parla sempre di cose negative, che guarda caso poi non sono vere, che mi riguardano, mentre non si dà assolutamente risalto al fatto che anche grazie a me Anzio viene conosciuta da persone che neanche sapevano dove fosse”.
Federico racconta l’aneddoto di Belen. “Quando l’ho portata qui, pensava che Anzio fosse il nome di una strada: non conosceva proprio Anzio come località di mare”. Sempre ieri nel salone di Anzio è venuta Valeria Marini, ma si è preferito parlare di un conto invece che di una visita importante, sottolinea lo stilista.
Giovane e preparato, Federico è riuscito a farsi conoscere e apprezzare ovunque, ma a quanto pare il posto più ostico resta quello che lui ama di più: la sua Anzio, quella da cui è partito e in cui sta più volentieri. “Non capisco questa cattiveria nei miei confronti”. E in effetti di “dispetti” nella sua carriera ce ne sono stati già tanti, nonostante lui faccia di tutto per portarne il nome ovunque si trovi, per far venire qui i vari personaggi dello spettacolo e per organizzare nella cittadina di Nerone feste, eventi e attività di vario genere. La sua notorietà in questi giorni è ancora più in ascesa, specie tra i giovani, grazie al tormentone estivo “Troppo top”, dimostrando di essere così di saper accontentare non solo le clienti, ma un pubblico più eterogeneo. Perché non fruttare la sua notorietà a favore di Anzio?