Un’estate no smoke, almeno in molte spiagge del Lazio, ma la tendenza – che arriva dall’Adriatico e più precisamente da Bibione, in Veneto – si sta estendendo rapidamente anche in molte altre Regioni.
Per contrastare l’incivile abitudine di gettare sulla sabbia i mozziconi di sigaretta ed evitare il fumo passivo, i sindaci di molti Comuni, tra cui Anzio e Ladispoli, hanno firmato le ordinanze che vietano di fumare sia sulla battigia sia in acqua nei 200 metri lineari dalla riva.
Il divieto è ancora più completo: oltre a non poterle fumare in spiaggia, a maggior ragione le sigarette tradizionali sono completamente bandite specialmente quando si trasformano in rifiuti, per cui è vietato anche gettare in acqua e sulla sabbia tutti i “prodotti da fumo”, non solo i mozziconi, ma anche la cenere.
A fare da apripista nel Lazio è stato il sindaco di Ladispoli, che ha deciso per multe salate ai trasgressori. “Siamo stanchi di vedere le nostre spiagge e le nostre strade deturpate da mozziconi di sigaretta. La violazione dell’ordinanza sarà punita con una multa fino a 500 euro”, ha dichiarato il Primo Cittadino, Alessandro Grando. Praticamente quasi il costo della vacanza di una persona.
Anche il Comune di Anzio, a partire dal 1 Giugno, ha deciso di adeguarsi. Il sindaco Candido De Angelis, imitando il collega ladispolano, ha emesso l’ordinanza anti-fumo.
Restando nelle vicinanze, a Latina è stata recentemente approvata una mozione che vieta il fumo sulle spiagge libere, nell’area della battigia entro i 5 metri, in acqua, nelle zone soggette a maggiore tutela naturalistica e su tutto il territorio comunale “in presenza di soggetti maggiormente vulnerabili quali bambini e donne in evidente stato di gravidanza”.
A Ostia, invece, dal X Municipio arriva solo la raccomandazione di “non fumare in spiaggia”.
Tempi duri, quindi, per chi dipende dalle bionde, perché si potrà fumare solo presso i locali attrezzati per fumatori, all’aperto e nelle aree non attrezzate, ma solo se in possesso di appositi raccoglitori con chiusura ermetica.
L’alternativa è quella delle sigarette elettroniche, che non emettono fumo dannoso per la salute e non sporcano l’ambiente con rifiuti che permeano nell’ambiente per molti anni.
Quindi, prima di andare in spiaggia, niente salto dal tabaccaio: molto meglio passare in un negozio di sigarette elettroniche e scegliersi l’aroma preferito.
Nessun divieto, infatti, per chi decide di fare questa scelta, conveniente specialmente per la salute ma – visti gli importi delle multe – a questo punto anche per il portafoglio.
I Comuni, infatti, si stanno attrezzando per fare controlli in spiaggia: in pratica, oltre a verificare la presenza dei venditori ambulanti, sia la polizia locale che le forze dell’ordine potranno fermare e multare chi viene trovato con la sigaretta tradizionale accesa.
Un rischio che non conviene correre: meglio, al contrario, approfittare di questo divieto per smettere definitivamente di fumare, passando magari proprio dalle sigarette elettroniche per non avere lo “choc” e le “crisi di astinenza” che troppo spesso impediscono di riuscire nell’intento.
Avere a disposizione varie fragranze e sapori – oltre alla paura della salatissima multa – può essere d’aiuto per dare finalmente una svolta positiva alle nostre intenzioni e prendere una decisione che non può che fare bene alla salute e all’ambiente che ci circonda.