Tra le mura del Forte Sangallo, dal 21 al 31 di Gennaio si è svolta la mostra, promossa dalla Pro Loco Forte Sangallo in occasione del 72esimo anniversario dello Sbarco di Anzio. “Dalla spiaggia alla libertà”, una raccolta da parte della Federazione Italiana dei Rievocatori WW2 di emozioni, storie, ricordi, cimeli, fotografie di un periodo tristemente indimenticabile ma spesso dimenticato.
Tra le Associazioni presenti con specifici allestimenti distribuiti nelle suggestive sale del Forte di Nettuno, la mostra organizzata dalla Associazione The Factory di Aprilia , interamente dedicata alle battaglie di Aprilia, Campoverde, Cisterna, Castelli Romani e dell’ingresso a Roma, con immagini del territorio, frutto di un percorso di valorizzazione continuo da parte dell Associazione, che da anni cura la divulgazione di una pagina di storia drammatica e nello stesso tempo epica di un territorio pontino forse ingiustamente dimenticato dagli storici del secondo conflitto mondiale.
Tra l’altro da oltre tre anni The Factory 1944 , con il patrocinio del Comune di Aprilia, cura specifici incontri con le scuole cittadine , al fine di far conoscere alle nuove generazioni un passato tormentato ma pur sempre parte integrante di una delle città di fondazione che ha contribuito alla crescita economica e sociale della provincia , proprio grazie al contributo ed al sacrificio di quelli che allora erano i pionieri dello sviluppo pontino.
Come ambasciatori del passato, i membri delle diverse associazioni aderenti alla Federazione intendono rivolgersi in modo particolare agli studenti la memoria di quei giorni e, dando corpo alle pagine dei libri di storia, mostreranno ai ragazzi, oltre al più vivido racconto dei fatti, uniformi e automezzi d’epoca, carte geografiche, luoghi d’azione e strategie di battaglia. Accanto al progetto didattico più propriamente teorico vi è un progetto pratico denominato «Salviamo ciò che resta».
Grande soddisfazione la visita alla mostra, con una particolare attenzione al padiglione di The factory 1944, di una delegazione delle Ambasciate Americana, ed Inglese , che ha apprezzato non solo l’allestimento in se , ma lo sforzo di mantenere viva la memoria di un passato, stigmatizzando il sacrificio di tanti ragazzi e ragazze nonchè di migliaia di civili coinvolti, per garantire libertà e democrazie al mondo intero.