Tornano a salire i casi nel Lazio. Tra ieri e oggi si sono registrati 148 nuovi casi di positività con un trend leggermente in risalita al 2,8%. Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 15 aprile il numero dei positivi è salito a 864, con altri 28 nuovi casi. Nel comunicato del comune di Rocca di Papa si evince che 10 dei nuovi positivi sono da collegare al San Raffaele di Rocca di Papa.
Nella casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa i positivi sono saliti a 148 casi. Si tratta di 118 pazienti del reparto di lunga degenza e di 30 operatori sanitari. Purtroppo già si contano i primi cinque decessi. Un problema comune ad altre strutture simili: nella struttura per anziani “Villa Nina” di Frattocchie, nel comune di Marino, i contagi da coronavirus sono arrivati a 62 casi; in una struttura per anziani di Pavona, nel comune di Albano, i contagi da coronavirus sarebbero 10 casi. All’INI di Grottaferrata, secondo quanto comunicato dal Sindaco, i positivi sono saliti a 48, riscontrati sia tra i pazienti sia tra gli operatori.
Mentre i cittadini sono chiusi in casa, in pratica, il coronavirus si diffonde indisturbato nelle case di riposo, nelle RSA e nelle strutture ospedaliere “private”, che sono diventati i pericolosi focolai della diffusione del virus. «Tali strutture andavano “controllate” dal primo momento, non “attenzionate” quando il covid-19 si è già diffuso, per fare la triste conta dei positivi prima e dei decessi poi», è il commento amaro del PC dei Castelli Romani.
Il caso di Rocca di Papa
Con riferimento al San Raffaele di Rocca di Papa, il numero dei contagi è destinato purtroppo a crescere ancora, in quanto devono essere ancora conclusi i tamponi a tutto il personale, anche quello ausiliario. I familiari degli anziani ricoverati al San Raffaele sono preoccupatissimi, non riescono a parlare con i loro cari e ad avere informazioni precise sul loro stato di salute. Si sono dovuti rivolgere alla trasmissione “Chi l’ha visto” su Rai3 per denunciare questo scandalo.
«Solo dopo il servizio di Rai3, la denuncia inviata dal comune di Rocca di Papa alla Procura della Repubblica e la morte di cinque persone, la Regione Lazio si è accorta che “il direttore sanitario risulta sprovvisto di titolo di specializzazione. Sono state avviate le procedure previste dalla norma che prevedono in caso di inadempienza la sospensione dell’autorizzazione. Dai primi rilievi dell’audit clinico che sta svolgendo la Asl Roma 6 emerge che le misure di prevenzione finora adottate non risultano efficaci e che non sono state rispettate le disposizioni impartite dalla Regione sin dal febbraio scorso».
«La documentazione verrà messa a disposizione delle autorità competenti”. Nel frattempo, il procuratore aggiunto di Roma Nunzia D’Elia ha inviato alla casa di cura San Raffaele i carabinieri dei Nas per le prime indagini. In attesa delle doverose indagini della magistratura, il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede l’immediata sospensione delle autorizzazioni e dei finanziamenti della Regione Lazio alla casa di cura “privata” San Raffaele di Rocca di Papa», prosegue la nota del PC.
Coronavirus nel Lazio: l’andamento dei contagi al 17 aprile 2020
«Sulla base delle nostre analisi, la curva dei nuovi contagi aveva raggiunto il picco il 26 marzo, ma a seguito dell’esplosione dei nuovi contagi nelle case di riposo e nelle strutture sanitarie private, siamo risaliti su un nuovo altissimo picco. In questo mese i cittadini hanno fatto un grande sacrificio, rimanendo nelle proprie abitazioni e riducendo al minimo gli spostamenti. Le misure di distanziamento sociale sono state applicate diligentemente dai cittadini», dichiara ancora il PC.
«I risultati sono molto buoni. Come si evince dal grafico, l’andamento dei contagi (linea rossa nel grafico) rimane molto più lento rispetto alla simulazione del numero di contagi ottenuta con il modello matematico (siamo scesi all’1% e siamo tra i migliori in Italia). Questi risultati sono stati ottenuti anche con un ottimo lavoro della ASL RM6 e dei soggetti positivi che sono riusciti a mettere in sorveglianza domiciliare nel nostro territorio migliaia di persone che hanno avuto rapporti con i soggetti positivi. Se da un lato le misure di distanziamento sociale hanno ben funzionato, grazie all’impegno responsabile dei cittadini, è purtroppo mancata da parte delle istituzioni (Regione Lazio, ASL RM6, Comuni) una forte azione di controllo preventivo sulle case di riposo, sulle RSA e sulle strutture ospedaliere “private”».
Mappa Coronavirus Lazio: la situazione Comune per Comune
Di seguito la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti:
- Rocca di Papa (159, di cui 148 nella casa di cura San Raffaele)
- Grottaerrata (136 contagi, di cui 64 suore e 48 riferiti all’INI)
- Marino (93, di cui 62 nella casa di cura Villa Nina a Frattocchie)
- Nettuno (53)
- Pomezia (50)
- Velletri (44)
- Albano (42, di cui 10 in una casa per anziani a Pavona)
- Frascati (39)
- Lariano (26)
- Anzio (25)
- Ardea (19)
- Ariccia (19)
- Ciampino (19)
- Genzano (15)
- Rocca Priora (14)
- Castel Gandolfo (13)
- Lanuvio (13, di cui 7 in una casa per anziani)
- Monte Porzio Catone (7)
- Montecompatri (7)
- Colonna (4)
- Nemi (1)
Si precisa che i dati sono in continuo aggiornamento.
Per visualizzare la cartina per comune sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:
https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing
E’ importante notare che ben 137 comuni del Lazio con una popolazione complessiva di 185.701 abitanti non presentano alcun contagio. Ci sono le isole (Ponza, Ventotene) e altri 6 comuni della provincia di Latina, decine di comuni appartenenti alle comunità montane dell’Aniene, dei Monti Lepini, dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini, 28 comuni del frusinate, 22 comuni del viterbese e 44 comuni del reatino.