Nel Lazio tra ieri e oggi si sono registrati 143 nuovi casi di positività e un trend al 2,9%. Il vero problema da affrontare è quello delle case di riposo dato che i casi giornalieri sono legati prevalentemente a tre cluster e di questi uno molto rilevante ad una RSA di Rocca di Papa mentre gli altri due fanno riferimento a due case di riposo una a Fiano Romano e una a Campagnano.
Parliamo di 95 casi totali che rappresentano i 2/3 dei casi totali giornalieri. Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 14 aprile il numero dei positivi è salito a 775, con altri 64 nuovi casi, riferiti per la maggior parte proprio alla situazione del San Raffaele di Rocca di Papa.
In pratica mentre i cittadini sono chiusi in casa, il coronavirus si diffonde indisturbato nelle case di riposo, nelle RSA e nelle strutture ospedaliere, che diventano i pericolosi focolai della diffusione del virus. «Tali strutture andavano “controllate” dal primo momento, non “attenzionate” quando il covid-19 si è già diffuso, per fare la triste conta dei positivi prima e dei decessi poi», commenta amaro il PC dei Castelli Romani.
Coronavirus nel Lazio: come si sta evolvendo la curva dei contagi ai Castelli e sulla litoranea
«Sulla base delle nostre analisi, la curva dei nuovi contagi aveva raggiunto il picco il 26 marzo, ma a seguito dell’esplosione dei nuovi contagi nelle case di riposo e nelle strutture sanitarie private, stiamo di nuovo rincorrendo il picco. In questo mese i cittadini hanno fatto un grande sacrificio, rimanendo nelle proprie abitazioni e riducendo al minimo gli spostamenti. Le misure di distanziamento sociale sono state applicate diligentemente dai cittadini», si legge nella nota del PC.
«I risultati sono molto buoni – prosegue il PC – Come si evince dal grafico, l’andamento dei contagi (linea rossa nel grafico) rimane molto più lento rispetto alla simulazione del numero di contagi ottenuta con il modello matematico (siamo scesi all’1% e siamo tra i migliori in Italia). Quindi, nei Castelli Romani e Litoranea stiamo contenendo il coronavirus. Senza misure di contenimento sociale e senza questo impegno straordinario dei cittadini i contagi sarebbero oggi arrivati nei Castelli Romani e Litoranea a 56.893 positivi, con un impatto devastante sulle deboli strutture sanitarie pubbliche».
«Questi risultati sono stati ottenuti anche con un ottimo lavoro della ASL RM6 e dei soggetti positivi che sono riusciti a mettere in sorveglianza domiciliare nel nostro territorio migliaia di persone che hanno avuto rapporti con i soggetti positivi. Se da un lato le misure di distanziamento sociale hanno ben funzionato, grazie all’impegno responsabile dei cittadini, è purtroppo mancata da parte delle istituzioni (Regione Lazio, ASL RM6, Comuni) una forte azione di controllo preventivo sulle case di riposo, sulle RSA e sulle strutture ospedaliere “private”».
Coronavirus nel Lazio: la mappa aggiornata al 15 aprile Comune per Comune
Di seguito la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti:
- Grottaferrata (136 contagi, di cui 64 suore e 48 riferiti all’INI)
- Rocca di Papa (98, di cui 86 nella casa di cura San Raffaele)
- Marino (79, di cui 48 nella casa di cura Villa Nina a Frattocchie)
- Nettuno (51)
- Pomezia (48)
- Velletri (41)
- Albano (40, di cui 10 in una casa per anziani a Pavona)
- Frascati (39)
- Lariano (23)
- Ardea (19)
- Ariccia (17)
- Anzio (15)
- Ciampino (14)
- Castel Gandolfo (13)
- Genzano (13)
- Lanuvio (5, di cui 2 in una casa per anziani)
- Rocca Priora (13)
- Montecompatri (7)
- Monte Porzio Catone (6)
- Colonna (4)
- Nemi (1)
Si precisa che i dati sono in continuo aggiornamento.
Per visualizzare la cartina per comune sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click qui.
E’ importante notare che ben 147 comuni del Lazio con una popolazione complessiva di 213.559 abitanti non presentano alcun contagio. Ci sono le isole (Ponza, Ventotene) e altri 7 comuni della provincia di Latina, decine di comuni appartenenti alle comunità montane dell’Aniene, dei Monti Lepini, dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini, 32 comuni del frusinate, 22 comuni del viterbese e 47 comuni del reatino.
«Dopo un mese di quarantena forzata, il numero di nuovi contagi dovrebbe essere nullo. I Sindaci, la ASL RM6 e la Regione Lazio dovrebbero valutare con la massima attenzione l’opportunità di aumentare le misure di distanziamento sociale. Una misura molto importante che i Sindaci dei Castelli Romani e Litoranea dovrebbero applicare da subito è quella relativa alla obbligatorietà dell’uso della mascherina in luoghi pubblici, evitando in questo modo che un soggetto positivo asintomatico possa contagiare altri cittadini. Sarebbe una forma di rispetto verso gli altri. Dobbiamo imparare dalla Corea del Sud, paese che ha vinto la guerra contro la diffusione del coronavirus: i cittadini indossano la mascherina anche se hanno un semplice raffreddore come forma di rispetto verso gli altri», conclude il PC nel comunicato odierno.