Nella giornata di ieri i comuni di Anzio e Nettuno sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa. A 9 mesi dall’operazione Tritone le indagini svolte dalle commissioni d’inchiesta hanno portato il consiglio dei ministri a prendere questa decisione. Un epilogo previsto ma non scontato e che restituisce ai cittadini la fiducia nelle istituzioni perché le mafie non sono invincibili. Il lavoro portato avanti dalle commissioni è stato costantemente seguito dalla società civile, dalla stampa e dalle associazioni che non hanno mai smesso in questi mesi di sensibilizzare sulla presenza della criminalità in questi territori, presenza ora accertata anche nei comuni e non solo nelle strade.
‘Ndrangheta Anzio e Nettuno: sciolti i due consigli comunali per infiltrazioni mafiose
Ripartire dalla legalità
Per Anzio e Nettuno terre di mafia oggi si apre un nuovo capitolo perché si riparte dalla legalità. «Adesso che le Forze dell’Ordine e la Magistratura hanno fatto con impegno e serietà il loro dovere, tocca ai cittadini di Anzio e Nettuno impegnarsi in prima persona per completare l’opera e liberarci dalla cultura mafiosa diffusa nel territorio», commenta Fabrizio Marras di Reti di Giustizia.
«Da anni denunciamo le criticità e le pressioni mafiose anche nei confronti dei comuni. Ringraziamo la Dda di Roma e i carabinieri del nucleo investigativo di Roma», dichiara Edoardo Levantini del coordinamento antimafia Anzio e Nettuno.
«Mi auguro che la società civile possa ripartire da quanto è accaduto per sviluppare i giusti anticorpi contro i Clan. E anche se oggi è un giorno triste per queste due città oltraggiate dalla malapolitica e dalle mafia è anche un giorno di rinascita per i comuni di Anzio e Nettuno, che si sono visti restituire con questa decisione la loro dignità», conclude la giornalista Linda Di Benedetto della Rete No Bavaglio.
La marcia per la legalità
La Rete No bavaglio, il Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno e Reti di Giustizia saranno al fianco dei cittadini il prossimo 3 dicembre in una marcia per la legalità che partirà dal commissariato di Anzio fino a Nettuno in via Livatino dove è avvenuto l’ultima sparatoria per droga.