Termina in parità il primo turno infrasettimanale della stagione di Serie D ma il due a due finale contro il Madrepietra Daunia si porta in dote più di una recriminazione per la squadra di D’Agostino, punita ben oltre i propri demeriti e penalizzata da una direzione arbitrale non all’altezza. Il tecnico neroniano, privo degli squalificati Pucino, Mazzei e Santarelli e senza Kikabidze, vara una difesa inedita con Lauri e Silvagni centrali e D’Amato e Tell terzini. A centrocampo esordio per il neo arrivato Catalano per un 4-3-3 a trazione anteriore col solo Ferrari come centrocampista di ruolo. La prima occasione è per Bernardotto, al 13′, ma la conclusione in diagonale dell’attaccante da posizione defilata viene respinta da Leo e poi liberata dalla difesa. Gli ospiti, guardinghi e accorti, si fanno vivi al 16′ ma Rizzaro risponde di no prima sul destro di Ciaramelletti e poi sul successivo tap-in di Chiumarulo. Al 34′ è Artistico a sbloccare il match con una punizione mancina dall’intersezione della lunetta con l’area di rigore che non lascia scampo a Leo e si insacca alla sinistra del portiere. Giampaolo sfiora il raddoppio al 39′ con una girata di prima intenzione dal cuore dell’area, poi lo stesso Artistico viene espulso sugli sviluppi di una mischia furibonda all’altezza della panchina pugliese. Nella ripresa, pur con l’uomo in meno, l’Anzio continua a fare la partita. Catalano ci prova dalla distanza al 56′, Giampaolo invoca un rigore piuttosto netto per un intervento in ritardo di Valido, poi è il nuovo entrato Delvecchio a raddoppiare, al 65′, sfruttando un cross dalla trequarti di Catalano corretto sul secondo palo da Giampaolo. Gli ospiti si gettano in avanti più con la forza dei nervi che non con quella delle idee e riaprono fortunosamente i conti a 8′ dalla fine con lo stesso Valido, lesto a battere col mancino appena dentro l’area dopo una conclusione sbucciata da Carbone diventata un involontario assist per il compagno. Nei cinque minuti finali succede di tutto: Silvagni tocca con un braccio un tiro dall’altezza del dischetto di Cinque, per l’arbitro è rigore ed espulsione del difensore, nonostante Rizzaro fosse sulla traiettoria per parare. L’estremo difensore neroniano intercetta il rigore calciato dallo stesso Cinque ma non può nulla all’86’, quando Chiumarulo segna da due passi capitalizzando un cross proveniente dalla destra. Prima del fischio finale c’è tempo per annotare anche l’esordio di Regis ma l’attaccante non avrà occasioni per poter incidere. Domani l’Anzio tornerà a lavoro per preparare la trasferta in casa della Vultur.
ANZIO CALCIO 1924 – MADREPIETRA DAUNIA APRICENA 2-2
ANZIO (4-3-3): Rizzaro; Tell, Silvagni, Lauri, D’Amato; Petrini (29’st Quatrana), Ferrari, Catalano; Artistico, Bernardotto (11’st Delvecchio), Giampaolo (45’st Regis). A disp.: Tintori Angeli, Di Pietro, Ceccarelli, Gianvanni, Di Magno, Di Palma. All.: D’Agostino
MADREPIETRA (5-3-2): Leo; De Sio (31’st Parisi), Di Maio, Daleno, Mustone (21’st Gerardi), Valido; Carbone, De Luca, Ciaramelletti (29’st Basso); Chiumarulo, Cinque. A disp.: Maraglino, Parisi, Montuori, Pilone, Pontonio, Scarano, Romanelli. All.: De Felice
MARCATORI: 34’pt Artistico (A), 20’st Delvecchio (A), 37’st Valido (M), 41’st Chiumarulo (M)
ARBITRO:Bindella di Pesaro
ASSISTENTI: Bejko di Jesi – Voytyuk di Ancona
NOTE – Rizzaro respinge un calcio di rigore a Cinque al 40’st. Espulsi Artistico al 45’pt per condotta violenta e Silvagni al 39’st per fallo di mano in area. Ammoniti: Petrini, Di Maio, Carbone, Leo, Lauri. Angoli: 0-6. Recupero: 4’pt, 5’st
Foto e testo di Matteo Ferri