Si sono tenuti presso il Municipio Villa Sarsina di Anzio, nella Sala Consiliare, i due incontri del Processo a Nerone, un evento moderno ed entusiasmante sulla tematica millenaria caratterizzata dalla difficile figura del famoso Imperatore.
Il primo incontro è avvenuto alle ore 10:30 per le classi medie inferiori della scuola Virgilio e la scuola Falcone di Anzio Colonia che hanno decretato in netta maggioranza, poiché nel “processo” il pubblico costituisce la giuria, l’Imperatore Nerone come colpevole; si tratta infatti di un vero e proprio “processo” quello a cui si assiste e si partecipa in questa manifestazione, composto da un Presidente del Tribunale (nella figura del regista Salvatore Santucci), da un avvocato dell’accusa (Mario Biondino), da un avvocato della difesa (Flavio Marigliani) e da due testimoni, Agrippina, tormentata madre dell’Imperatore (Sonia Falcone), da Seneca, il precettore di Nerone diviso tra la professata virtù e una nomea di usuraio (Salvatore Santucci) e da una giuria rappresentata dal pubblico.
Il secondo incontro, aperto a chiunque volesse partecipare, è avvenuto alle ore 17:30 e ha visto un più ridotto pubblico costituito dai soli adulti.
“Prima di iniziare” – ha esordito il regista Santucci “prestate molta attenzione a quello che verrà detto poiché da ciò vi verranno le prove necessarie per stabilire una sentenza”.
Il dibattito è stato acceso, appassionato e appassionante, le interpretazioni dei diversi personaggi sono state suggestive e coinvolgenti al tempo stesso.
“Siamo qui riuniti a parlare della figura di Nerone in quanto quest’anno, precisamente sabato 09 giugno 2018, ricorrono i 1950 anni dalla scomparsa dell’Imperatore”, ha dichiarato il regista Salvatore Santucci che ha poi sottolineato di come “sarebbe importante organizzare a questo proposito una serata”.
I protagonisti di “Processiamo Nerone”: Salvatore Santucci e l’Ass. La Teca
Salvatore Santucci con la sua Associazione Culturale La Teca si occupa di questo genere di manifestazioni dal 2012, anno in cui cadevano i duemila anni dalla nascita dello zio di Nerone, Caligola, e al cui proposito ha organizzato una serie di incontri da cui sono nati e proseguiti, nel periodo estivo e presso il Parco Archeologico di Anzio, i Processi ad entrambi gli Imperatori.
Quest’estate saranno sette anni di Processi per l’Associazione Culturale La Teca e il suo pubblico.
Quest’anno l’attenzione non è però incentrata sull’Imperatore Caligola. Il 27 luglio andrà in scena una rappresentazione tratta dal Giulio Cesare di Shakespeare: un progetto ambizioso che vorrà l’opera rielaborata per un tempo di quaranta minuti dal particolare linguaggio teatrale.
Il 03 agosto ci sarà di nuovo un incontro a proposito di Nerone e il 12 agosto ci sarà “Ecco Nerone! L’intervista impossibile” un incontro durante il quale l’Imperatore sentendo parlare di sé viene di persona a farsi intervistare; si tratta di un canovaccio solo in parte scritto e in più grande parte articolato sull’improvvisazione, nel corso del quale, non sarà solo il giornalista a porre le sue domande ma anche lo stesso pubblico.
Gli eventi sono dedicati a una rivalutazione storica del territorio di Anzio attraverso il teatro eppure da quando tutto questo è iniziato non c’è stato nessun altro a farsi avanti con proposte simili. Si tratta di un lavoro costante, fornito di documentazione e quando assente, se ne avvertono gli spettatori.
Gli occhi sono rivolti al passato di Anzio, a come era, ma anche al suo presente, un presente dove non c’è l’affluenza turistica che potrebbe avere; da qui l’idea di riscoprire le immagini degli Imperatori cosiddetti “anziati”, Caligola e Nerone, di cui si conoscono i celebri, folli atti tuttavia, ricorda Santucci, ne abbiamo informazione da Tacito, Svetonio, da storici nati cento anni dopo di lui e sono comunque divenute nozioni famose e sentite: ma cosa si sa del porto neroniano? E della villa? Da qui lo stimolo a offrire al pubblico la possibilità di sapere i diversi volti dell’Imperatore e a giudicare.
E così attraverso la storia si incentiva il turismo affinché diventi qualitativamente e quantitativamente migliore e l’economia.
Salvatore Santucci ringrazia quindi l’Amministrazione e l’Assessorato di Anzio che fortunatamente, dice, ci hanno seguiti fin dall’inizio.
Viola Banin