Sembrerebbero non esserci più speranze per l’Operatrice Socio Sanitaria 66enne dell’ospedale di Anzio che dal 1 gennaio è ricoverata in coma vegetativo.
La donna era stata colpita da un’emorragia celebrale massiva durante un doppio turno di lavoro ed era stata immediatamente soccorsa dai suoi colleghi dell’ospedale Riuniti, vista però la gravità delle sue condizioni era stata poi trasportata d’urgenza al San Camillo di Roma.
Purtroppo, anche al San Camillo i medici non erano riusciti a riaccendere la speranza per la 66enne, dato che le sue condizioni non consentivano di intervenire chirurgicamente.
Ora la donna è stata riportata al Riuniti di Anzio, ma le sue condizioni sono davvero disperate.
Sono invece in miglioramento le condizioni del compagno della donna, anche lui ricoverato al San Camillo di Roma. L’uomo, al momento della notizia del malore della donna, era stato colto da infarto.
I familiari della 66enne stanno prendendo in considerazione l’espianto degli organi. Questo gesto potrebbe essere l’ultimo atto di estrema generosità della donna la quale, dopo anni al servizio dei pazienti, continua a donare la sua vita per aiutare il prossimo.