E’ stato condannato a trenta anni di reclusione l’omicida di Francesco Maria Pennacchi, strappato alla vita da Lorenc Prifti il 27 novembre 2015 (leggi qui il suo caso). Nell’udienza dello scorso 28 ottobre erano state richieste dall’avvocato Giulia Bongiorno, legale della mamma del povero Francesco, le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, elementi questi, tuttavia, che non sono stati presi in considerazione dalla sentenza di oggi; in ogni caso, la pena rappresenta comunque il massimo che si poteva dare per un rito abbreviato e questo ha portato i familiari, gli amici ed i conoscenti della povera vittima ad accogliere favorevolmente il verdetto.