Era rimasta ferita e rischiava di morire. Ma, grazie a una rete di soccorso efficiente, era stata portata dalla Toscana fino a Torvaianica, dove ha trovato le cure adatte per poter riprendere la “strada” del mare. E in acqua ci è tornata oggi, in occasione della “Giornata mondiale degli oceani”. Lei, la tartaruga “Gui”, è stata scortata dai militari del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, in collaborazione con il personale medico-veterinario del Parco acquatico di Zoomarine e con la Rete Regionale TartaLazio, che hanno provveduto al rilascio del bellissimo esemplare di tartaruga “caretta caretta” al largo delle coste di Anzio.
Da Marina di Montaldo al mare di Roma
L’esemplare ritrovato nelle spiagge di Marina di Montalto il 12 marzo di quest’anno, gravemente ferito, è stato amorevolmente curato presso il “Pronto soccorso del mare” sito all’interno del Parco acquatico Zoomarine di Torvaianica, unica struttura operativa, dal 2015 nella Regione Lazio, per interventi del genere.
Al termine di tre mesi di intense cure, il personale medico della struttura del Parco ha dato il via libera al rilascio della tartaruga “Gui”, facendolo coincidere con la celebrazione della giornata “Giornata mondiale degli oceani”, ricorrenza istituita l’8 giugno 1992 e riconosciuta dalle Nazioni Unite come monito per l’umanità sui rischi legati allo sfruttamento marino.
Il rilascio
All’evento ha presenziato anche Giancarlo Righini, Assessore al Bilancio, Programmazione economica, Politiche agricole, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio. Trasportati al largo da due Guardacoste, i sommozzatori della Guardia di Finanza hanno accompagnato la tartaruga al ritorno nel proprio ambiente naturale. L’evento odierno testimonia il costante impegno dei militari del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia nella tutela della biodiversità e dell’ecosistema marino.