Anzio. Lo scorso 3 ottobre i ragazzi dell‘Istituto Nautico erano scesi in piazza, con tanto di genitori al seguito, per protestare contro un cambio di struttura non idoneo alle loro esigenze ma non solo. Gli studenti chiedevano anche che venisse fornito loro un orario scolastico mattutino completo così da potersi dedicare anche alle attività extrascolastiche.
Anzio, protesta degli studenti: il punto della situazione
Un’azione che non è passata inosservata quella degli studenti che lo scorso 10 ottobre sono stati convocati presso l’ufficio del Primo Cittadino, Candido De Angelis, per avere aggiornamenti rispetto alla situazione del plesso. Ora,
in merito alla vicenda si è espresso anche il Consigliere Delegato all’Edilizia scolastica di Città metropolitana di Roma, Dario Parrucci che afferma:
‘Nel respingere ogni tipo di speculazione e ribadendo che non vogliamo rimanere indifferenti alla problematica che sta interessando l’Istituto Nautico di Anzio, vogliamo fare chiarezza sulla vicenda. Per questo siamo disponibili, già dalla prossima settimana, a incontrare una delegazione di studenti per dare tutto il nostro supporto.
La competenza
Città metropolitana di Roma non ha nessuna competenza sull’immobile di questa scuola di specializzazione. Infatti, come più volte comunicato all’Ufficio Scolastico Regionale e al Comune di Anzio, non è mai stato preso in carico dal nostro Ente, perché non rispondeva agli standard di sicurezza che deve avere una scuola superiore. Inoltre, all’interno dell’Istituto esiste un archivio cartaceo dell’ex tribunale di Anzio che pregiudica l’ottenimento del CPI (certificato prevenzione incendi), necessario per dichiarare l’agibilità della scuola.
Ciò nonostante, non siamo rimasti indifferenti: abbiamo cercato, assieme al Comune e agli organi competenti, la soluzione al problema, e non avendo individuato altri immobili nella disponibilità pubblica, abbiamo supportato il Comune nelle procedure per trovare spazi idonei dai privati.
Ribadiamo la nostra disponibilità a dare il nostro contributo nel cercare assieme alle altre istituzioni, il reperimento di nuovi spazi, rimanendo il fatto che rispetto all’immobile dove sono ospitati gli studenti, non abbiamo nessuna competenza e non abbiamo possibilità di operare a breve termine’, conclude Parrucci.
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