E’ davvero complicato cercare di ricostruire quanto accaduto oggi pomeriggio ad Anzio nella zona tra lo stabilimento Dea Fortuna e la zona del Porto. E’ qui che, intorno alle 16.00, è partita “una caccia al molestatore” a seguito dell’allarme lanciato in spiaggia riguardante due bambine finite oggetto di inopportune attenzioni da parte di un cittadino straniero. Ora però si scopre che potrebbe essere stata una voce infondata.
Presunte molestie ad Anzio: cosa sappiamo
Per i Carabinieri di Anzio, intervenuti sul posto insieme alla Polizia di Stato, districare la matassa venutasi a creare è tutt’altro che semplice. Questi i fatti che possiamo dare per appurati. L’uomo, sulla cinquantina, di nazionalità romena, si trovava in acqua accanto alle due bambine quando, all’improvviso, si sarebbe diffusa la voce delle molestie verso le piccole.
Scoppia il caos
A quel punto è successo di tutto. Il 50enne in acqua, braccato dagli altri bagnanti, ha proseguito la fuga a nuoto mentre a riva una persona che era con lui, coetanea e connazionale, è finita a sua volta nel mirino della folla. E’ lui dunque l’uomo finito in Ospedale – e di cui subito è stata data notizia – dopo essere stato raggiunto da un pugno in pieno viso. Al momento non è nota l’identità dell’aggressore.
Colpo di scena in caserma: «Non c’è stata alcuna molestia»
Una volta riportati gli animi alla calma tutte le persone coinvolte sono state ascoltate in Caserma. Stando da quanto appreso dalla nostra Redazione sia i genitori che le bambine coinvolte avrebbero negato di aver ricevuto molestie da parte dell’uomo. Ma cosa ha scatenato dunque la vera e propria caccia all’uomo? Al momento non è stato accertato.
Di certo, in pratica, c’è soltanto l’aggressione e la ferita al volto riportata poi dall’uomo in seguito trasportato in Ospedale. Saranno dunque gli accertamenti ancora in corso in questi minuti da parte dei Militari dell’Arma – e non si escludono a tal proposito nuovi colpi di scena – a dover far luce sulle cause di questa misteriosa isteria collettiva sfociata nella violenza.