Non ce l’ha fatta la donna di 48 anni, originaria del Bangladesh, che la sera dello scorso 2 maggio è rimasta coinvolta in un terribile incendio, intrappolata e avvolta tra le fiamme. Nonostante i disperati tentativi di rianimazione da parte dei medici del Sant’Eugenio di Roma, la 48enne è morta e il suo cuore ha smesso di battere. Troppo profonde quelle ustioni riportate nel rogo: lei si trovava nella sua abitazione di Lavinio, nel Comune di Anzio, stava cucinando quando qualcosa, improvvisamente, ha preso fuoco.
Incendio a Lavinio
La donna, una 48enne del Bangladesh, stava cucinando, stava preparando la cena quando, improvvisamente, qualcosa ha preso fuoco. Pochi istanti e lei è stata avvolta dalle fiamme, che hanno ricoperto tutto il suo corpo. Sul posto lo scorso 2 maggio sono intervenuti i Carabinieri e i vigili del fuoco, insieme al personale sanitario del 118, che hanno tentato di salvare la vita alla 48enne. A lei che ha cercato di divincolarsi, di sfuggire, ma che è rimasta quasi intrappolata in quel rogo.
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La morte dopo ore di agonia
La donna è stata avvolta dalle fiamme, che non hanno interessato l’immobile. Il marito, un connazionale di 60 anni, ha cercato di aiutarla, ha spento l’incendio e si è ustionato le mani. Lei, invece, è stata elitrasportata d’urgenza al Sant’Eugenio di Roma, in pericolo di vita. Lì la donna è arrivata con ustioni sull’80% del corpo e i medici dell’ospedale non ce l’hanno fatta, nonostante i disperati tentativi: dopo ore di agonia il suo cuore ha smesso di battere.
Ora spetterà ai Carabinieri ricostruire quei terribili istanti. Di una sera che doveva essere come tante e che, invece, si è trasformata in tragedia.
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