Nella città di Anzio, ad un giorno dalla riapertura delle spiagge sono ricominciati gli scavi nel sito archeologico delle Grotte di Nerone. Interi blocchi di quello che resta della Villa Imperiale sono sull’arenile, frutto del lavoro di un uomo più volte segnalato nel corso degli anni, ma che continua imperterrito a scavare tra i resti. Un patrimonio di inestimabile valore storico, ad oggi privo di ogni forma di tutela. Pietro questo è il suo nome, passa le sue giornate con con pala e rastrello, cercando preservare e pulire a modo suo gli antichi fasti Neroniani, circondati da rifiuti che lui stesso raccoglie e posiziona lungo le cancellate, che dovrebbero proteggere dagli intrusi le mura imperiali. Uno spettacolo a cui ormai la cittadinanza è abituata, ma che lascia i turisti ogni volta a bocca aperta. Il dopo Covid, non sembra aver cambiato di molto il malcostume locale, che ha visto danneggiare e saccheggiare nel corso degli anni uno dei luoghi suggestivi ed importanti di epoca romana al mondo, di cui Anzio vanta la presenza ma non la cura per la preservazione.
Anzio, con la riapertura delle spiagge ricominciano gli scavi illegali alle Grotte di Nerone
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