Ad Anzio la situazione politica è rovente. Il bilancio preventivo, il documento di pianificazione economica e di programmazione politica che viene approvato annualmente per stabilire la natura e la destinazione della spesa che il Comune potrà sostenere nel corso dei 12 mesi e le relative modalità di finanziamento, non è stato ancora approvato. L’iter, invece, doveva essersi concluso lo scorso 30 aprile ed ora è caos: senza il bilancio l’attività amministrativa non può continuare e così si rischia lo scioglimento del Consiglio da parte della Prefettura di Roma.
Il ritardo sull’approvazione è dovuto al fatto che il bilancio redatto dalla giunta del Sindaco Bruschini è carente di una serie di documenti che ogni consigliere per legge avrebbe dovuto possedere per presentare degli emendamenti e non ha ancora ricevuto il parere favorevole dei revisori dei conti.
Il 18 maggio scorso era arrivata la diffida della Prefettura che prescriveva di adempiere la votazione dell’atto entro 20 giorni e quindi entro il 9 giugno. Tuttavia il presidente del consiglio comunale, Sergio Borrelli, constata la non risoluzione dei problemi ad esso relativi ha rimandato la seduta al 20 di questo mese (dopodomani).
Mercoledì sera il sindaco aveva riunito nella sede di Forza Italia tutto il centrodestra, nel tentativo di compattarlo in vista della fatidica approvazione. Ma ci sono state tensioni (dovute, sembra, ad una richiesta di incarichi) e Bruschini non è riuscito a guadagnare nemmeno il loro appoggio per il voto.
Ieri, dunque, è arrivata la notizia di un nuovo rinvio: la seduta si terrà il 27 giugno. Da alcune indiscrezioni riportate da “Il Granchio” sembra che il Comune abbia ricevuto la rassicurazione dalla Prefettura che non interverrà, ma il rischio c’è. Proprio una settimana fa, infatti, per un caso simile la Prefettura di Latina ha sciolto il consiglio comunale di Ventotene.
Fa discutere, poi, l’ingente quantità di questioni di cui si dovrà parlare nella prossima riunione (che inizierà alle 16.30 a Villa Sarsina). Nell’ordine del giorno, infatti, è presente: una discussione in merito alle aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie, determinando i prezzi di cessione per l’anno 2016 e l’approvazione del Piano annuale e triennale delle opere pubbliche 2016-2017-2018 e del Documento unico di programmazione aggiornato 2016–2018. Solo dopo questi passaggi ci sarà l’attesa analisi del documento contabile e la presentazione del parere dei revisori dei conti.
“Resta la viva curiosità di verificare se temi così pesanti troveranno posto nelle poche ore di un pomeriggio” commenta Anziodiva, mentre cresce la rabbia del PD. Il suo gruppo consiliare ha scritto al Prefetto chiedendo il rispetto delle regole.
“E’ stato chiesto al Prefetto– fanno sapere in una nota- di procedere come prevede la legge e archiviare definitivamente la fallimentare esperienza del centro-destra ad Anzio. Sono otto anni che Luciano Bruschini e la sua maggioranza giocano a “carta vince carta perde” ogni volta che c’è da presentare il preventivo, scaricando ora la responsabilità sugli uffici e ora su guasti informatici”
Ora non resta che aspettare il 27, sempre che la Prefettura non intervenga prima.