Il progetto per i 1200 mq di discarica, proposto da Ecoparco Srl a Velletri è fermo fino quando non si avranno gli ulteriori documenti richiesti. Nell’ultimo atto regionale del 9 gennaio si legge: “Non risulterebbe sussistere un’effettiva disponibilità delle aree, alla proposta di realizzazione del progetto”. Una considerazione dovuta alla comunicazione della società APL, proprietaria dell’area che nel mese di novembre ha redatto un documento nel quale sostiene:
“Poiché allo stato, non vi è alcun accordo tra APL e la Ecop di qualsivoglia natura avente oggetto la Cava e né la APL ha alcuna conoscenza del progetto, nè ha alcun modo acconsentito alla realizzazione dello stesso nella Cava. Vi invitiamo a desistere da spendere il nome della APL, di asserire di aver o potere ottenere la disponibilità della Cava per il progetto e/o di associare la APL e/o alla Cava stessa al Progetto stesso. Vi informiamo che in difetto di quanto richiesto la APL si riserva di ricorrere alla autorità giudiziarie e amministrativa in ogni competente sede per la tutela dei propri diritti.”
Un dichiarazione a cui la Ecoparco Srl, ha risposto rivendicando la disponibilità dell’area dal 2014. Per questi motivi l’ufficio di Via, per poter procedere ha richiesto dei documenti che attestino in “maniera univoca” la titolarietà delle aree.
I comuni confinanti con il progetto sono Velletri, Aprilia, Cisterna di Latina e Lanuvio. Tra questi solo il comune di Velletri, ha presentato delle osservazioni sul progetto, nonostante i tanti proclami dovuti al fatto che la discarica, è nelle immediate vicinanze della falda di acqua dolce che riguarda le città di Aprilia, Ardea, Anzio, Nettuno. Nel frattempo il sindaco Pocci, ci ha informato che aspetta la conferenza dei servizi, ma è evidente che senza i chiarimenti sulla proprietà, la procedura di valutazione per il momento ha subito una battuta di arresto.