Sulla possibile realizzazione di un nuovo impianto di rifiuti al confine con le città di Pomezia e la zona dei Castelli, abbiamo intervistato il Vice Sindaco di Albano Luca Andreassi. Come anticipato qui, la notizia è quella che Roma, per risolvere i problemi in merito alla gestione dei rifiuti, ha scelto nuovamente anche il quadrante di Santa Palomba per “piazzarci” un impianto TMB di rifiuti indifferenziati da 540.000 tonnellate annue. Ovvero la periferia sempre e comunque come panacea di tutti i mali della Capitale.
Vice Sindaco cosa sta succedendo sul fronte rifiuti?
«Il contesto è quello della gestione dei rifiuti nella Città di Roma. Situazione in cui, a fronte della mancanza di indicazione da parte della Raggi di un’area dove ubicare una discarica, Zingaretti, tramite ordinanza, fissa una scadenza perentoria, il 30 aprile, oltre la quale la Raggi verrà commissariata. Ora. Premesso che l’annosa battaglia tra Regione Lazio e Comune di Roma sulla ubicazione della discarica, se a Roma o in Provincia, è fumo negli occhi. Perché non è certamente la discarica che risolverebbe i problemi strutturali di Roma. Avrebbe il valore di un’aspirina per un malato terminale. E sarebbe da chiedersi perché, invece, questo scontro non avvenga sui temi veri della gestione dei rifiuti della Capitale. Ovvero la differenziata, l’impiantistica per la valorizzazione delle materie separate, insomma sul progetto. Misteri della fede. Ma non divaghiamo. Torniamo al punto».
Prego…
«Dunque, di fronte a questa ordinanza la Raggi che fa? Oltre, naturalmente a fare ricorso al TAR e perderlo? Ti identifica la zona di Santa Palomba come sede per un impianto di trattamento meccanico e biologico da 540.000 tonnellate l’anno. Intanto la genialità di scegliere l’area più distante possibile dal centro di Roma, pur rimanendo all’interno del comune di Roma. Poco importa se, sempre lei, ha già previsto in quest’area 950 appartamenti di social housing, edilizia sociale, che subiranno un drammatico impatto da questo impianto. Ma in fondo che importa. La logica degli appartamenti è la stessa. Più lontano possibile. Poi prevede un impianto a pochi km dallo stesso di Rida Ambiente ad Aprilia e di quello a Roncigliano ad Albano Laziale. Ma che gli importa, mica stanno nel comune di Roma».
Cosa pensa della tipologia di impianto scelta?
«Un impianto TMB è innanzitutto un impianto anacronistico, inutile (se si fa la differenziata), inquinante, pericoloso (ne vanno a fuoco un numero significativo ogni anno). E’ un “frullatore dei rifiuti indifferenziati” che produce balle di rifiuto che vanno o negli inceneritori o in discarica. Inutile dire che dalle direttive dell’Unione Europea fino al Piano Regionale dei Rifiuti del Lazio tali impianti siano stati bocciati ampiamente. Farebbe ridere, se non fosse drammatico, che proprio la Raggi, eletta in nome dell’ambiente e della differenziazione dei rifiuti, proponga ancora questa tipologia. Ultimo, ma non ultimo. Non risponde neanche all’ordinanza. Che chiedeva l’ubicazione di una discarica. Che non è prevista nel piano. Al di là delle collocazioni politiche di ognuno di noi, uniamoci subito. Perché quell’area venga tutelata ed una simile iattura non si abbatta sul nostro territorio».