Un unico ricorso rimasto in piedi e la speranza che l’esito possa essere diverso dai precedenti. Sul termovalorizzatore di Roma, un po’ come lo era stato per la discarica di Albano, la battaglia burocratica/giudiziaria pende al momento tutta a favore della Capitale, come dimostrato una volta di più dalle sentenze pubblicate nei giorni scorsi.
Sentenze che hanno respinto in blocco i ricorsi avanzati dai Comitati, dalle Associazioni ambientaliste, dai Comuni di Albano, Ardea e Ariccia contro il Piano rifiuti di Roma Capitale e la realizzazione del mega impianto brucia rifiuti sì della città, ma spedito a Santa Palomba, ovvero il più lontano possibile dal centro e dagli occhi dei romani.
L’Associazione Salute Ambiente Albano: “Sindaci appoggino l’unico ricorso rimasto in piedi”
Sulla questione come detto c’è però ancora un ultimo atto pendente al TAR con il quale l’Associazione Salute Ambiente Albano, una delle tre che hanno promosso l’iniziativa, spera di poter ribaltare la situazione. “Purtroppo 6 ricorsi su 7 al Tar del Lazio, promossi da vari comuni e associazioni, sono stati respinti”, si legge in una nota. “Ma uno – quello da noi promosso – ancora resiste con udienza in programma per il prossimo 25 ottobre“.
Stasera assemblea pubblica
L’Associazione lancia allora un appello, per costituire l’ultimo fronte unito nella speranza di fermare il progetto di cui, è sempre bene ribadirlo, ancora non si conoscono i dettagli: “Abbiamo chiesto anche agli 8 sindaci dei comuni dei Castelli (Albano, Ariccia, Marino, Castel Gandolfo, Lanuvio, Genzano, Nemi e Rocca di Papa) più Ardea e Pomezia di partecipare all’assemblea pubblica da noi promossa per stasera, venerdì 21 luglio alle ore 21.oo presso il Centro Sportivo Ok Club di Albano (via Pantanelle n.9)”.
L’obiettivo è quello di chiedere ai Sindaci di costituirsi in giudizio al Tar del Lazio al nostro fianco, ossia – come si usa dire in gergo tecnico – ad adiuvandum. L’assemblea verrà inoltre trasmessa in diretta social sulle pagine delle 4 associazioni promotrici, ovvero, oltre all’Ass. Salute Ambiente Albano, Pavona per la tutela della Salute, Latium Vetus e UST-Uniti per la Salvaguardia del Territorio.