“Gli alberi si piantano, non si installano” così i portavoce dei Verdi di Roma, Guglielmo Calcerano e Silvana Meli, che chiariscono:
“Roma merita addobbi belli e prestigiosi, da capitale europea. Giusto anche spendere, ma con intelligenza e rispetto dell’ambiente. Vedere anche quest’anno un abete morto collocato a Piazza Venezia, ed essere ‘rassicurati’ che presto i rami tagliati gli saranno di nuovo inchiodati, ci fa pensare più al mostro di Frankenstein che al Natale. Dopo Spelacchio dell’anno scorso passeremo a Spezzacchio fino ad arrivare a #Incollacchio? Gli alberi non sono cose, e si può addobbare la città come si deve anche chiedendo allo sponsor di destinare la metà dei 376mila euro impegnati a sostituire le alberature distrutte dalla bufera del 29 ottobre o al ripristino delle disastrate aree giochi delle nostre ville e giardini. Ribadiamo la nostra proposta alla Sindaca Raggi per Natale 2019: si impianti una volta per tutte un albero vivo in una piazza di Roma, da far crescere e curare, oppure, come in altre città, si addobbi un albero artificiale, senza uso di motoseghe, colla e sparachiodi. Ecologia ed essenzialità, dove sono finite?” Concludono Calcerano e Meli.
Roma, da #Spelacchio a #Spezzacchio fino a #Incollacchio. I verdi: è l’albero di Frankenstein
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