Oggi alla Casa del Mare di Ostia si è parlato del piano di sviluppo turistico della costa laziale, che nonostante diverse vicissitudini riesce a essere una meta sempre più ambita dai turisti stranieri.
Straordinarie sono le bellezze artistiche e naturali che caratterizzano il nostro territorio costieri, in doti che devono essere assolutamente tutelate e che soprattutto hanno la necessità d’essere valorizzate per creare nuova occupazione nella zona marittima della Regione Lazio.
Proprio questo punto è stato il centro dell’intervento di Lorenza Bonaccorsi, Assessore al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio. L’istituzione regionale ha illustrato il nuovo “piano del turismo” previsto per la costa laziale, che mira alla crescita economica delle singole comunità locali e soprattutto a esportare il brand del Lazio anche a livello estero. Una mossa possibile grazie alla suddivisione della Regione in 9 aree territoriali, andando a sostituire le vecchie 7 zone che venivano utilizzate per controllare le varie fette del territorio laziale: sono state riconosciute infatti nel nuovo piano turistico le aree della Costa Laziale e di Roma.
L’Assessore ha anche rinnovato il suo impegno in Regione Lazio per dare una determina al fenomeno del turismo, che da oggi verrà incentivato sotto diversi aspetti: favorendolo in quelle zone dalla forte valenza culturale e identitaria; con l’organizzazione di grandi eventi d’intrattenimento; sfruttando il “turismo outdoor” per passeggiate naturalistiche, visita di paesaggi o eventi sportivi; incentivando il “turismo del benessere” dove sorgono terme o centri di relax per le persone.
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All’evento è intervenuto anche Maurizio Gubbiotti, presidente dell’Ente Regionale RomaNatura e che ha esposto la necessità di creare posti di lavoro per valorizzare le bellezze marine della Regione Lazio. Una dimostrazione all’atto pratico di questa situazione la fa esponendo il ripopolamento delle Secche di Tor Paterno da parte di creature marine, che sotto la gestione diretta di RomaNatura è diventata la seconda colonia marina in Italia per biomassa dopo Tavolara.