Da ieri è ufficialmente iniziata la stagione balneare di Ostia, ma ancora oggi l’Amministrazione pentastellata del Litorale si sta adoperando per rendere accessibili i varchi balneari a tutte le persone.
E’ chiaro l’obiettivo di eliminare – finalmente – le barriere architettoniche negli arenili definiti “spiagge libere”, consentendo già da quest’estate 2020 un accesso facile e veloce ai portatori di disabilità in questi spazi.
Ad annunciare le opere è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Paolo Ferrara, che proprio nella giornata di ieri ha effettuato un sopralluogo presso i varchi in costruzione sul Lungomare Duca degli Abruzzi.
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Ferrara sui lavori interviene dicendo sul proprio profilo Facebook: “Per raggiungere il 100% di spiagge libere accessibili, oltre ai percorsi interni, stiamo realizzando nuovi accessi agli arenili. Lo facciamo perché le persone non devono vagare sul lungomare in cerca di un varco; questo non lo vogliamo e non accadrà. Ecco un esempio di scivolo (in realizzazione) e di come stiamo rivoluzionando il mare di Roma”.
L’obiettivo è quindi di rendere queste spiagge del Comune di Roma accessibili a tutti i cittadini, indipendentemente dalle proprie condizioni di salute. Si parla infatti di varchi in legno che collegheranno il Lungomare degli Abruzzi con la spiaggia, ma soprattutto anche l’installazione di percorsi appositi per far arrivare al mare le persone non vedenti senza problemi.
L’ambizione è grandissima, quanto soprattutto è nobile l’idea di pensare una città come Ostia a prova di ogni cittadino.
Certo il lavoro su questo tasto è ancora tantissimo da fare, ma un primo passo indubbiamente si sta facendo e questo lo si deve all’Amministrazione guidata dalla Presidente Giuliana Di Pillo.
Ci sarà però da tener conto come serva un cambio di passo sulla gestione di queste strutture una volta ultimate, soprattutto per non ripetere gli incresciosi episodi legati ai famosi varchi in legno – costruiti così per le persone portatrici di disabilità – del Pontile e che tutt’oggi sono chiusi e con le strutture totalmente saltate per mancanza di manutenzione.