Incendio a Malagrotta. Mentre proseguono gli accertamenti in merito alle cause del rogo e si attendono i risultati delle analisi circa la qualità dell’aria, parallelamente si lavora per trovare soluzioni alternative per la gestione dei rifiuti di Roma.
Le fiamme, la paura, le operazioni di spegnimento e adesso la gestione del post-incendio. Quanto accaduto all’impianto di Malagrotta a Roma tiene in apprensione la Capitale: sia per quanto riguarda le conseguenze in senso stretto del rogo – e dunque le ripercussioni in materia di inquinamento ambientale – sia per la gestione dei rifiuti di Roma.
La Regione Lazio, di concerto con AMA e il Campidoglio, cercano soluzioni per impedire il blocco della raccolta. E in tal senso uno sbocco sarebbe stato trovato in provincia di Latina.
Gestione rifiuti a Roma dopo l’incendio: le soluzioni
Già dopo poche ore dall’inizio dell’incendio che ha interessato l’impianto di Malagrotta, la Regione Lazio, in stretto contatto con il Comune di Roma e Ama, ha infatti iniziato a lavorare per trovare tutte le possibili soluzioni per limitare l’emergenza determinata dall’urgente necessità di trasportare i rifiuti indifferenziati verso altri siti. Lo rende noto la Regione in una nota diffusa nella serata di ieri.
L’opzione Castelforte a Latina
«Il 25 dicembre è stata chiesta la disponibilità all’impianto di Castelforte in provincia Latina che è pronto all’immediato ricevimento e ritiro dei rifiuti secco e indifferenziato per un quantitativo di 1300 tonnellate alla settimana – ha dichiarato l’assessore alla Tutela del Territorio e Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio, Fabrizio Ghera – In queste ore stiamo lavorando fattivamente e siamo in contatto con altri gestori di impianti per trovare altre soluzioni, che dovranno limitarsi al tempo strettamente necessario legato all’emergenza, per il trattamento del rifiuto urbano in eccesso», ha concluso l’assessore Ghera.