A Giardino di Roma si parla anche di decoro urbano nell’ultimo periodo, con la cittadinanza che ha promosso iniziative volte a migliorare la vivibilità dei parchi comuni nella zona.
Queste zone puntuali ritrovi di tantissimi cittadini, famiglie con bambini e soprattutto anziani, da diverso tempo erano diventate una discarica per l’inciviltà di qualche residente che all’interno di questi spazi scaricava enormi quantità d’immondizia. Una situazione che nel tempo era totalmente sfuggita di mano, considerato come i normali cestini delle varie aree verdi erano diventati punti di raccolta della spazzatura di diverse abitazioni dall’attivazione della raccolta differenziata nella zona e soprattutto luoghi di scarico per chili di deiezioni canine. Una condizione che aveva trasformato questi mini contenitori dell’indifferenziata in totali discariche, considerato come venivano riempiti di spazzatura all’interno e ai piedi delle loro strutture.
Tutto questo in un contesto ulteriormente aggravato dalla Garden 2000, società addetta al decoro dei parchi locali di Giardino di Roma e con dei forti vincoli nella raccolta dei rifiuti: l’azienda infatti si è sempre dimostrata disponibile a raccogliere gli scarti derivanti dall’utilizzo del verde, sottolineando la mancanza di autorizzazioni e licenze per la raccolta di altre tipologie di scarti.
Una situazione di forte degrado che nel tempo ha cominciato a toccare anche i raccoglitori della differenziata locali, con cumuli d’immondizia arrivati a depositarsi davanti alle varie campane del vetro nel quartiere.
Proprio da questo scenario il Comitato di Quartiere Giardino di Roma con il presidente Alberto Minervini ha dovuto prendere una posizione sulla faccenda, nell’obiettivo di riportare il decoro sulle strade e i marciapiedi locali. Il comitato in un primo momento aveva proposto l’installazione di cestini appositi per la raccolta delle deiezioni canine, trovando il favore del consorzio locale ma un muro da parte di tantissimi residenti e dell’Amministrazione locale del X Municipio di Roma Capitale attraverso l’assessore all’Ambiente Alessandro Ieva: un dato che ha fatto emergere come una gran parte della cittadinanza non fosse interessata al destino dei servizi per i cani locali, ambendo solo alla soluzione dal forte degrado senza sostenere alternative nell’interesse dei padroni degli “amici a quattro zampe“.
Una condizione che ha portato a una linea radicale per provare a risolvere il delicato problema di vivibilità delle aree verdi, con i cestini in ferro rimossi da queste zone. Un’iniziativa che per quanto forte ha subito trovato il sostegno della cittadinanza locale, che si è dimostrata felice della pulizia delle aree comuni e dei parchi da quando è avvenuta la rimozione di questi piccoli raccoglitori degli scarti.
Ecco le parole di una mamma locale mentre porta i propri figli a giocare al parco Mia Martini.
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L’iniziativa è stata seguita da una pulizia di strade e marciapiedi organizzata dalla cittadinanza locale con l’associazione “La passeggiata ecologica di Giardino di Roma“, che coordinandosi con le squadre locali di AMA hanno permesso di raccogliere quintali d’immondizia ingombrante dalle aree comuni del quartiere. Decine di sacchi della differenziata sono stati preparati per agevolare il lavoro alla municipalizzata dedita ai servizi ambientali, con 6/7 sacche dedicate solamente alla raccolta di bottiglie in vetro.
L’Ama infatti per l’occasione si è interessata solamente a caricare sui propri camion i sacchi dell’immondizia, che erano stati riempiti in precedenza dai numerosi volontari occorsi all’iniziativa per pulire le arterie urbane del quartiere. Il ruolo della municipalizzata si è finalizzato poi con il trasporto degli scarti presso le discariche locali competenti.
Sulle ultime iniziative all’interno dei parchi comuni di Giardino di Roma sono intervenuti ai nostri microfoni Alberto Minervini (Presidente CdQ Giardino di Roma) e Andrea Colombo (promotore de “La passeggiata ecologica di Giardino di Roma”).
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