Uno studio innovativo riporta dei dati che lasciano senza parole: ecco come dovrebbe essere il Lazio nel 2050. Le statistiche non sono però positive. Scopriamo insieme che cosa potrebbe succedere ad una delle regioni più belle della nostra Italia.
Regione Lazio tra le più belle d’Italia
Il Lazio è tra le regioni più belle d’Italia, proprio qui si trovano numerose città, borghi e località che il mondo intero ci invidia. Non soltanto tanta arte, storia e cultura ma anche natura e paesaggi da sogno in questa parte dello Stivale che tanto inorgoglisce gli italiani.
Proprio nel Lazio si trova per esempio il borgo più bello del Mediterraneo o città che si classificano ai primi posti per le loro spiagge, tra le più incantevoli d’Italia e d’Europa. Insomma, questa regione è davvero un piccolo gioiello nostrano che non possiamo trascurare.
Eppure, uno studio recente sembra avere dei dati piuttosto scoraggianti che riguardano proprio il futuro del Lazio. Alcune statistiche sono in grado di mostrare come evolverà la geografia paesaggistica della Regione. Ecco come dovrebbe essere per esempio il Lazio nel 2050.
Come dovrebbe essere il Lazio nel 2050
Sebbene la popolazione e le forze politiche siano unite nello stesso obiettivo, ovvero tutelare l’Italia e il suo paesaggio nel presente e nel futuro, purtroppo non arrivano delle buone notizie per il nostro Stivale.
Ad essere in pericolo è soprattutto la regione Lazio che nel 2050 potrebbe vedere il suo assetto paesaggistico cambiare completamente. Uno studio condotto dal geografo Filippo Celata, professore presso La Sapienza di Roma, è piuttosto preoccupante: tra meno di 30 anni tutta la bellezza naturalistica della Regione potrebbe scomparire, le spiagge essere sommerse dall’acqua e gli abitanti costretti a lasciare il loro territorio.
Secondo gli studi del geografo, tante delle spiagge che oggi dominano il litorale laziale potrebbero scomparire definitivamente e la sabbia che oggi calpestiamo diventare solo un bel ricordo fotografico. Perché si prospetta uno scenario così drammatico per la regione Lazio? Ce lo spiega sempre il professore.
A quanto pare è tutta colpa dei continui cambiamenti climatici ma soprattutto dell’aumento del livello del mare che con il tempo finirà per sommergere inevitabilmente territori, regioni e città. Lo stesso discorso vale anche per le spiagge che per via dei fenomeni erosivi in corso ormai già da qualche decennio, sono destinate a scomparire.
Nel suo studio pubblicato su Nature Climate Change analizzando i fenomeni climatici, Celata ha dichiarato che nel 2050 almeno l’8% delle spiagge italiane e tra queste soprattutto quelle laziali, potrebbero non esserci più a causa del mare il cui livello nel 2100 arriverà ad innalzarsi di oltre 50 cm.
Queste dichiarazioni sono sconcertanti e preoccupanti: tra non moltissimo tempo, molte località costiere e zone balneari potrebbero finire sott’acqua. Tra le zone più a rischio non sono il Lazio ma anche la Sicilia. Meno preoccupante ma ugualmente drammatica la situazione che si prospetta per Calabria, Abruzzo e Marche.