Cisterna. La “soluzione rifiuti” per Roma rischia di far scoppiare l’emergenza in tutti gli altri comuni, Cisterna compresa. Il sindaco Mauro Carturan questa mattina ha convocato una conferenza stampa urgente e con il presidente della Cisterna Ambiente Diego Cianchetti, il direttore tecnico dell’azienda Danilo Peretti e il dirigente comunale Luca De Vincenti, ha reso noto che presto, probabilmente dalla fine di questa settimana, non sarà più possibile ritirare la frazione umida vanificando così l’obbligo di legge dell’aumento della differenziata e contemporaneamente con il rischio di far collassare le discariche dell’indifferenziato.
La Cisterna Ambiente aveva opportunamente cercato di evitare un simile stato di crisi stipulando accordi per il conferimento dell’organico con tre, anziché solo uno, impianti diversi ma l’ordinanza di liberare urgentemente Roma dai suoi rifiuti ha, di fatto, chiuso i cancelli non solo dei tre impianti ma anche di altri 15 finora consultati.
Il rischio, dunque, è che se non verrà trovata una soluzione, per Cisterna come per tanti altri comuni, l’organico non potrà essere raccolto non si sa fino a quando e dovrà quindi confluire nell’indifferenziato che aumenterebbe notevolmente – oltre che nei costi anche nel volume – con il pericolo di una vera emergenza igienico-sanitaria per l’accumulo di rifiuti nelle strade e le calde temperature estive. Sono 80 tonnellate di organico, compreso lo sfalcio e potatura, che Cisterna Ambiente dalla prossima settimana non saprebbe a chi conferire e ben poco possono fare le compostiere domestiche che la ditta mette gratuitamente a disposizione per coloro che hanno spazio e giardino così da poter smaltire l’organico autonomamente.
Cisterna: lettera urgente del Sindaco a Zingaretti
Sulla criticità ciclo gestione integrata dei rifiuti urbani, il Sindaco Carturan ha inviato una nota al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al Presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, al Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, e al Questore di Latina Rosaria Amato. «A seguito delle sopravvenute condizioni funzionali e operative riguardanti la gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani in dipendenza delle note difficoltà della Capitale, sono a rappresentare uno scenario di riverberante criticità in ambito territoriale locale».
«In particolare risulta un’improvvisa impossibilità di accettazione della frazione organica dei rifiuti urbani da parte degli impianti di trattamento ancorché regolarmente contrattualizzati con il nostro operatore e gestore del servizio igiene urbana. Questo impedisce, a cascata, il mantenimento della raccolta di detta componente che, inevitabilmente, andrà ad aumentare volumi e quantità dell’indifferenziata invece destinata al trattamento meccanico biologico».
«L’effetto immediato della situazione sopra rappresentata è l’impossibilità da parte del nostro Ente comunale di perseguire l’obiettivo di aumento della raccolta differenziata prescritto per Legge. Inoltre, è altamente probabile un prossimo sovraccarico dell’impianto di trattamento meccanico biologico d’ambito, anche tenuto conto dei contingenti volumi provenienti da Roma oltre che dall’aumento dei rifiuti determinato dalla situazione attuale. Un rischio di incapienza che, a quel punto, verrebbe a determinare uno stato di vera e propria emergenza territoriale.Si chiede pertanto alle Signorie Vostre, per quanto di competenza, da un lato di adottare efficaci e tempestive misure volte a ripristinare le normali condizioni di funzionalità del ciclo dei rifiuti, dall’altro di evitare che la contingente emergenza romana danneggi il nostro ambito».