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Ardea, commissione ambiente ‘infuocata’: bagarre tra il Sindaco e la consigliera Neocliti

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Si è svolta ieri 16 luglio 2019 la commissione sanità ed ambiente del Comune di Ardea sulla vicenda rifiuti che sta riguardando il nostro comune. La riunione è stata, in alcuni passaggi, molto accesa nei toni ed in particolare la consigliera Neocliti, come si può vedere dal video presente sul sito comunale (dal minuto 26), ha avuto una discussione piuttosto piccata con il primo cittadino Mario Savarese, che ha poi abbandonato l’aula. 

Il primo cittadino, tirato in ballo proprio dalla Neocliti, ha contestato le argomentazioni politiche (definite «inaccettabili» dal Sindaco) tirate in ballo nel corso della discussione che al contrario, puntualizza Savarese, «sarebbe dovuta essere tecnica trattandosi per l’appunto di una commissione tecnica».

Dopodiché ha proseguito: «Adesso parlo io. Il mio è stato un intervento emergenziale per ciò che riguarda la salute pubblica, non ho fatto interventi tecnici sulla gestione dei rifiuti. Il problema lo ha creato la Regione che sono 50 anni che deve predisporre un piano rifiuti e continua a non farlo. Io agitato? Lo sono perché raccontate un sacco di balle, non le voglio sentire». «Questi tre giorni di fermo – perché è utile rilevarlo, sono stati solo tre giorni – si sono resi necessari per trovare una soluzione ad un grave problema causato da circostanze sulle quali il nostro Comune non ha nessun controllo e nessuna responsabilità», aveva invece dichiarato ieri il Sindaco di Ardea nell’annullare l’ormai famosa ordinanza d’emergenza con la quale era stato bloccato il ritiro dell’umido nella giornata di venerdì scorso.

Caso rifiuti ad Ardea: la nota della Neocliti

La consigliera comunale di minoranza Raffaella Neocliti (Forza Italia) ha diffuso in merito alla commissione ambiente di ieri la seguente nota.

«I cittadini che hanno partecipato, si sono resi conto delle oggettive responsabilità dell’amministrazione nella gestione di tale criticità. Ho rivolto alla commissione domande chiare e dovute. I tecnici presenti, assessore, dirigente, dec e responsabile ditta, hanno confermato che già da fine giugno, a seguito del sequestro dell’impianto SEP di Pontinia da parte della Procura di Roma e DIA, (operazione Smokin Fields), si ravvisavano probabili criticità ed emergenze. La ditta si trovò già da fine giugno impossibilitata a conferire l’umido in quel sito, riuscendo comunque ad assolvere l’impegno rivolgendosi ad altre aziende».

«A seguito dell’ordinanza emessa il 5 luglio dalla Regione Lazio, al fine di lasciare gli spazi necessari nelle discariche della provincia per accogliere i rifiuti di Roma, gli impianti hanno diminuito le quote di conferimento degli altri comuni. Mi chiedo, avendo già sentore dell’inevitabile disagio che si stava creando, confermato in commissione dalla ditta stessa la quale aveva comunicato già il 2/3 luglio la situazione all’amministrazione, perché non si è agito immediatamente e preventivamente invece di arrivare al 13 luglio con l’ordinanza del sindaco

«La ditta ci informa che già l’8 luglio gli impianti non consentivano di scaricare, infatti mercoledì 10 luglio l’umido nella nostra città non è stato raccolto. Perché il Sindaco da spiegazioni a mezzo social solo il 13 quando ne era a corrente da giorni prima? A mezzo social vengono date motivazioni monche, come sempre, smentite poi dalle dichiarazioni rilasciate dallo stesso sindaco su Repubblica. Il sindaco in commissione esplode, ritenendo le parole di Repubblica non veritiere («Ora si dà più credito ad un giornalista di Repubblica che alla verità che è sotto i nostri occhi. Non ho chiesto una rettifica, non è mio costume farlo, ma ho raccontato la verità. Verità che però, per politica editoriale, non leggerete mai da nessuna parte: perché lo scopo ora di alcuni giornali è solo quello di dire che è stata la ‘Raggi a creare il problema’ quando non è così», ha detto Savarese) Facesse una smentita! Come sempre quando Savarese parla, viene travisato. E’ colpa dei giornalisti. Si continua a dare le responsabilità ad altri invece di fare il sindaco e prendersi tutte le responsabilità che un sindaco deve prendersi».

Comunicazione tardiva?

«Abbiamo ascoltato molto attentamente le spiegazioni tecniche, ed è evidente che noi cittadini siamo vittime di una Regione incapace, di una amministrazione capitolina inadeguata e di una gestione inesistente del comune di Ardea. Perché noi consiglieri di opposizione non siamo stati allertati e messi al corrente della situazione immediatamente? Perché siamo trattati come semplici cittadini e mai coinvolti in quanto avviene nel nostro comune? Questa è la trasparenza? Veniamo accusati di non agire per il bene del paese ma solo di contrastare l’amministrazione. La realtà e’ ben altra. Avreste dovuto convocare la commissione ambiente immediatamente, il giorno 6, metterci al corrente della situazione che si stava creando ed insieme avremmo potuto gestire il tutto. Avreste dovuto renderci parte dell’amministrazione, come siamo. Darci notizie e non sapere le cose una settimana dopo all’uscita dell’ordinanza».

«Va detto che problema tecnico c’e’ e sussiste, ma come sempre questa amministrazione è incapace di intervenire tempestivamente. Tutti i comuni della provincia vivono le nostre criticità, ma tutti hanno previsto un piano di risoluzione o tampone, in tempo da non recare disagi ai cittadini. Mentre ringrazio l’assessore, il dirigente e chi ieri ha pacatamente ed esaustivamente esposto i fatti, resto offesa e basita dall’intervento del sindaco. Fuori luogo, nei termini e nei modi, inappropriato, arrogante, insufficiente. Definire la commissione, una commissione tecnica, basta a far capire quanto poco il sindaco conosca ruoli e competenze. Non era una conferenza dei servizi, dove sono presenti i tecnici, ma una commissione consiliare, dove sono presenti gli eletti. Non accetto atteggiamenti di tale irriverenza ed arroganza. Nel discutere posizioni avverse non mi sono mai permessa di mancare di rispetto alla figura istituzionale del sindaco, ed altrettanto pretendo verso la mia persona ed il mio ruolo».

«Gira le spalle e va via chi non ha argomenti, chi non sa gestire una conversazione, chi non vuole un confronto, e non è la prima volta che il sindaco agisce cosi. Chi governa ha òneri ed onòri. Chi amministra , senza coinvolgere nessuno, è l’unico responsabile. E’ doveroso dare oggi corrette informazioni ai cittadini. La raccolta dell’umido viene per ora garantita. La ditta Igiene Urbana, che detiene le deleghe per la raccolta ed il conferimento dell’umido, ha trovato un sito alternativo dove poter scaricare. Si tratta però di una soluzione temporanea e nel mentre si spera nella riapertura degli impianti della provincia. Tutto questo, ci è stato garantito in commissione, non porterà ulteriori spese per l’amministrazione».

 

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