Non si placano le polemiche intorno alla questione dei centri d’accoglienza per i migranti a Nettuno (soltanto l’altro ieri le proteste in TV da parte dei cittadini di Anzio, ndr). Oggi sull’argomento è tornato Fratelli D’Italia con le parole di Danilo Conversi, portavoce del Circolo Nettunia di Fratelli d’Italia. “Il business dell’accoglienza ‘rende’ e continua a sprecare risorse dei cittadini” – si legge in una nota – la Prefettura di Roma ha da poco integrato i bandi per l’accoglienza di altri migranti da dislocare sul territorio della provincia di Roma, Nettuno compreso (sopralluoghi, in tal senso, sono stati fatti anche ad Anzio ed Ardea). Possibile che un Comune non possa essere sovrano sul proprio territorio? È assurdo, la nostra cittadina è già invasa da stranieri ospiti a nostre spese nei centri d’accoglienza.” Quindi la proposta: ” Condividiamo l’idea di Terra Nostra Nettuno di richiedere un consiglio comunale aperto affinché gli amministratori, sindaco in primis, che già si sono espressi in maniera negativa sull’apertura di un nuovo centro, ( parere negativo è stato dato anche dalla ASL di competenza ) raccolgano la volontà popolare e si facciano garanti della sovranità territoriale dinanzi al Prefetto”.
Sull’argomento è intervenuti anche il Consigliere Regionale FdI Fabrizio Santori: ” Il Governo abusivo continua a confezionare pacchi regalo a favore di quanti speculano sull’immigrazione selvaggia. Sono numeri da capogiro quelli che investono l’Italia sul fronte degli sbarchi, con il Lazio ad essere la seconda regione d’Italia per numero di immigrati accolti. Chiediamo al premier Gentiloni e al ministro dell’Interno Minniti di bloccare questo assurdo meccanismo, il nostro territorio è saturo e non può più sostenere un’immigrazione sconsiderata dietro alla quale il più delle volte si cela il guadagno di associazioni che operano con i migranti lucrando e alimentando la situazione di emergenza che si è venuta a creare. Sono vicino ai problemi di Nettuno e userò quanto in mia facoltà per dare voce ai cittadini”.