Le stelle cadenti sono una caratteristica della notte di San Lorenzo il 10 agosto, ma la verità è che le Geminidi, sciami meteorici più intensi e colorati dell’anno sono visibili anche durante l’inverno. E gli esperti annunciano un picco nella notte tra il 13 e il 14 dicembre. “è una delle piogge più attese dagli astronomi” dice il professore di fisica e astronomia, Javier Feu.
Cosa sono le Geminidi
Gli esperti evidenziano come le Geminidi siano una delle piogge di stelle più intense e che siano meglio visibili nell’emisfero settentrionale, anche se si può vedere anche da altre latitudini. E quest’anno la luna agevolerà la possibilità di godersi lo spettacolo, in quanto calante. Il nome Geminidi deriva dal punto del cielo dal quale sembrano arrivare le stelle: la costellazione dei Gemelli
Esistono condizioni più favorevoli nelle quali godere appieno l’evento. In particolare è la Nasa a dare alcuni suggerimenti: guardare il fenomeno dopo le 22, allontanarsi il più possibile dalle fonti di luce, sdraiarsi a terra e dare il tempo agli occhi di abituarsi all’oscurità.
Erroneamente definiamo questo fenomeno con: stelle cadenti. La verità è che non si tratta realmente di stelle cadenti, ma nella traslazione della Terra attorno al Sole, il nostro pianeta attraversa particelle di detriti lasciate da altri corpi celesti che entrano nel nostro Sistema solare vanno a collidere con l’atmosfera creando questi raggi di luce.
Quale asteroide produce le Geminidi
“Le Geminidi sono l’unico sciame meteorico che ha un corpo genitore asteroidale, vale a dire che quello che lo produce è un asteroide: 3200 Phaethone questo lo rende ancora più sorprendente per il numero di meteoroidi che si staccano da corpo per produrre questa pioggia”, spiega Feu. Phaethon è piccolo, 5,1 chilometri di diametro, scoperto l’11 ottobre del 1983 da un satellite artificiale. La Nasa pensa che possa trattarsi di una ‘cometa morta’ o di una ‘cometa di roccia’. Al momento anche gli esperti non sanno bene come definirlo.
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