È una specie in estinzione in Italia. Attualmente nella nostra Penisola se ne contano tra gli 800 e i 1000 esemplari e si trovano soprattutto nelle Regioni centro-meridionali. Purtroppo è proprio a causa dell’antropizzazione che questi animali si stanno riducendo di numero: allestimento di banchine artificiali, sbancamenti di letti fluviali e anche taglio della vegetazione. Insomma la modifica del loro habitat li sta mettendo in pericolo.
Nonostante i timori, però, l’esito di un’indagine del Wwf fornisce dati rincuoranti. La lontra è un grande nuotatore e vive principalmente vicino ai corsi d’acqua, è un animale estremamente solitario, tranne nel periodo della riproduzione e sceglie la sua ‘casa’ a ridosso di fiumi, ma al riparo grazie alla presenza di fitta vegetazione.
L’esito dello studio svolto dal Wwf
A distanza di oltre 40 anni dall’ultimo studio, il Wwf ha svolto altra indagine grazie alla quale è emerso che questa specie in via di estinzione è ricomparsa anche in Regioni settentrionali. È stata, infatti, accertata la presenza in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia e Liguria. Un incremento della popolazione che si va a sommare a quella presente in Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Abruzzo e Molise.
Specie a rischio
Nonostante questa felice constatazione la lontra resta una specie a rischio. Gli esperti, infatti, stimano che dovrebbe contare almeno altri 4 o 5mila individui per considerarsi al sicuro. E allora prosegue il progetto Lontra, promosso dal Wwf e in collaborazione con l’Università del Molise che si propone di monitorare, ma soprattutto salvaguardare questi animali.
Uno studio lungo 18 mesi
È stato proprio grazie al lavoro della squadra di lavoro organizzata da ateneo e all’organizzazione di protezione ambientale che hanno monitorato con attenzione per ben 18 mesi tutti i bacini idrografici italiani per verificare la presenza delle lontre.
Da cosa dipende il ripopolamento
Il ripopolamento nel nord del Paese fa ben sperare gli esperti che ritengono che questa crescita di numero sia dipesa anche dallo sconfinamento da altri Paesi come l’Austria, la Slovenia e anche la Francia, grazie ai corsi d’acqua che hanno dato la possibilità a questa specie di tornare nell’alta Italia. Risultato importante nel quale a fare la sua parte c’è anche il mare, perché a volte viene scelto dalle lontre per sposarsi. Anche le Oasi protette hanno contribuito alla tutela di questi animali.
L’impegno per salvaguardare la specie è tanto, anche se i rischi restano notevoli e il risultato dello studio, Progetto Lontra, verrà presentato in occasione della giornata internazionale della lontra il 29 maggio.