In un negozio chiuso nel vivace quartiere romano di Pigneto è apparso un cartello comico sulla saracinesca. La motivazione della chiusura giornaliera ha sorpreso i romani e generato tanti sorrisi e commenti social. Siete curiosi di sapere cosa diceva il cartello?
Il cartello comico sulla saracinesca a Pigneto
Quel giorno il negozio del bellissimo e famoso quartiere romano di Pigneto, come di consueto, doveva aprire mattina e pomeriggio, ma invece è rimasto chiuso e sulla saracinesca è apparso un cartello simpatico e divertente.
Il cartello diceva in modo schietto e genuino, come solo i romani sanno fanno, il vero motivo per cui i clienti avrebbero trovato chiuso in quel giorno l’esercizio commerciale: causa mare.
Il proprietario del negozio si scusava per il disagio, ma quel giorno ha preferito non lavorare e non aprire ed andare a mare con la sua famiglia. Troppo caldo e troppa afa. Anziché innervosirsi i romani, hanno fotografato il cartello comico sulla saracinesca e la foto postata sui social è diventata in brevissimo tempo virale.
La storia a lieto fine della chiusura causa mare
Il cartello comico sulla saracinesca che recita “Chiuso per causa mare” è apparso proprio su un famoso negozio del quartiere Pigneto.
Essendo una zona molto frequentata, ovviamente il cartello è diventato subito oggetto di attenzioni: in molti, infatti, lo hanno fotografato e condiviso sui vari canali social (Instagram, Facebook e persino TikTok).
Tra le migliaia di commenti nessuno si è detto indignato dal motivo della chiusura (il mare), ma tutti hanno apprezzato la simpatia del proprietario e la sua onestà. Meglio la verità che una bella bugia, nella vita così come nel mondo del lavoro.
Non volendo il negozio si è fatto anche una grande pubblicità e quindi l’onestà è stata premiata con l’arrivo di tanti nuovi clienti.
Una bella favola moderna, insomma, dove una chiusura improvvisa dettata dalla voglia di andare al mare per il forte caldo ha scatenato un’ondata positiva di approvazione e apprezzamento.
Il quartiere Pigneto a Roma
Il quartiere Pigneto fa parte del V Municipio e prende il nome dai pini, piantati tempo fa dalla famiglia romana Caballini, fuori Villa Serventi a Via Casilina. Nel corso dei decenni questo quartiere ha mutato faccia e ha subito una vera e propria trasformazione a livello umano: da zona periferica e degradata a vivace quartiere bohémien, animato di giorno e di notte.
Nel dopoguerra, essendo una delle zone più povere di Roma, il quartiere Pigneto fu scelto da tanti registi del Neorealismo come scenario dei loro film (Una vita difficile di Risi, Accattone di Pasolini, Roma città aperta di Rossellini). Senza dimenticare il mitico Fantozzi, che insieme alla figlia brutta Mariangela e alla moglie, vivono proprio nel Pigneto.