Un fatto allucinante, che ha lasciato tutti in balia dello sconvolgimento più totale. Secondo quanto da lui stesso testimoniato e dichiarato, una banda criminale avrebbe rapito e ricattato il calciatore Paul Pogba, minacciandolo con fucili d’assalto e tentando di estorcergli denaro per 13 milioni di euro.
Rapito e ricattato da una banda criminale
L’inquietante racconto – secondo i media internazionali – proviene direttamente dal centrocampista juventino che ha rivelato tutto alle forze dell’ordine francesi. I fatti sconvolgenti risalirebbero allo scorso marzo: il calciatore, famoso in tutto il mondo, sarebbe stato trascinato da uomini armati e incappucciati in un appartamento a Parigi, dove sarebbe avvenuto il tentativo di estorsione. Il calciatore si trovava in Francia per far visita alla famiglia a Lagny-sur-Marne (Seine et Marne).
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La denuncia di Pogba
Il 29enne campione in carica sostiene che il piano sarebbe stato ordito da alcune persone a lui vicine, che hanno chiesto denaro per i «servizi di protezione» forniti alcuni anni fa. Dunque un fatto personale. Tra i ricattatori ci sarebbero anche degli amici di infanzia: lo accusano di non averli aiutati finanziariamente negli anni. Addirittura, a far parte della presunta banda ci sarebbe anche il fratello maggiore Mathias, che qualche giorno fa ha annunciato con un video social «rivelazioni scottanti» sul conto di Paul e la sua agente-avvocato Rafaela Pimenta.
Una vicenda intricata
Ad ogni modo, la vicenda è abbastanza intricata e comincerebbe a gennaio di quest’anno, quando Pogba avrebbe buttato fuori di casa un amico, accusandolo di aver usato la sua carta di credito per rubargli 200mila euro. Da allora sarebbero iniziati i ricatti e le minacce a causa del denaro e del trattamento subito.
Inoltre, sempre secondo le testimonianze del campione, proprio in Italia, la banda si sarebbe presentata anche al centro di allenamento della Juventus alla Continassa: qui Paul avrebbe riconosciuto il fratello Mathias fra gli estorsori. Lo juventino, in un comunicato firmato dai suoi legali e dal proprio procuratore, ieri ha denunciato «minacce» e «tentativi di estorsioni da parte di una banda organizzata» nei suoi confronti.